Un invito a guarire e tornare presto. E’ la lettera che gli infermieri del servizio 118 del Molise hanno inteso inoltrare ai colleghi e medici, colpiti da coronavirus.
“Questa malattia – scrivono – e la triste condizione di solitudine che ci impone, ha risvegliato il nostro dormiente spirito di fratellanza e condivisione. Improvvisamente, ciascuno di noi può ritrovarsi circondato, suo malgrado, da un silenzio assordante, un vuoto desolante e repentino, che segue la condivisione di ogni cosa, proprio nel momento in cui credevamo di essere necessari allo sforzo comune, tesi in un’azione corale, seppur impauriti, mai sopraffatti.
Giungano dunque ai medici, agli infermieri e, in special modo, ai soccorritori, che vivono l’incomprensibile condizione di minore tutela – proseguono – i nostri più sinceri auguri di una prossima guarigione, poiché ora più che mai c’è bisogno del vostro conforto. In questo angolo del mondo della sanità, talvolta ordinario, talvolta straordinario, che ora soffre per la vostra assenza, si avverte costante l’importanza del vostro lavoro silenzioso, mai riconosciuto, tantomeno celebrato.
Ora, tutti voi mancate all’aria corale, mancate nei gesti attenti, negli sguardi di chi vi porta sempre nei pensieri madidi del sudore di queste tute bianche, nelle parole ovattate dalle mascherine, negli occhi attraverso i quali ci riconosciamo. Mancate alla mente, carica del vostro pensiero, e al cuore, pesante per la vostra assenza.
Possiate – infine concludono -tornare presto alla vita attiva, insieme a noi”.
Gli infermieri del Servizio di emergenza territoriale 118 del Molise