Un solo caso accertato di Covid ad Agnone, ma il sindaco Saia dispone l’obbligo di mascherine anche all’aperto su tutto il territorio comunale. Con l’ordinanza n. 26 firmata in data odierna, il sindaco di Agnone, Daniele Saia, ha stabilito che «è fatto obbligo sull’intero territorio comunale di usare protezioni delle vie respiratorie all’aperto, nei locali ed esercizi pubblici, negli uffici pubblici, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici, piazze, slarghi, vie».
Con la stessa ordinanza il primo cittadino ha disposto che «sono sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso». Una misura draconiana, eccessiva, che non trova riscontro alcuno nella situazione epidemiologica della città di Agnone pure richiamata nell’ordinanza stessa. Un solo caso accertato, infatti, di positività al Covid19, comunicato dall’Asrem oggi stesso. Questo dicono i dati, i numeri. Tra l’altro le linee guida emanate dall’Oms ad hoc per l’era Covid prevedono la raccomandazione, e non l’obbligo dunque, di indossare le mascherine negli spazi pubblici in cui è impossibile distanziarsi fisicamente. Se sto da solo per strada, perché dovrei indossare la mascherina?
Sarebbe interessante capire su quali basi scientifiche si basa l’ordinanza di Saia, su quali dati. Un’ordinanza che appare eccessiva, che probabilmente però anticipa i contenuti del nuovo Dpcm che il premier Conte firmerà nei prossimi giorni, stando almeno a quando riportano le agenzie di stampa nazionali. La curva epidemica continua a crescere in Italia, complice forse la riapertura delle scuole. Per questo sarà chiesto al Parlamento di prorogare lo stato di emergenza nazionale fino al 31 gennaio 2021.
È stata la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, ad anticipare la possibilità di introdurre l’obbligo di mascherine all’aperto ovunque, come già accade in molte Regioni e lo stesso premier Conte ha confermato che si sta valutando questa misura.
L’ordinanza di Saia è tuttavia molto più restrittiva di quelle emanate da alcuni Governatori. Queste ultime infatti prevedono delle deroghe all’uso di mascherine. Dall’obbligo di indossarle sono esclusi infatti i bambini al di sotto dei sei anni, i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e l’esercizio dell’attività motoria o sportiva. Ad Agnone sembra che queste deroghe non sia contemplate, almeno così pare leggendo l’ordinanza. Il prossimo passo di Saia sarà lo schieramento dell’Esercito lungo le strade cittadine?
Francesco Bottone