Siamo alle solite o meglio alla sospensione di servizi all’ospedale Caracciolo di Agnone. L’ultimo in ordine di tempo riguarderebbe l’ambulatorio di Cardiologia che nei prossimi giorni potrebbe subire la momentanea (da queste parti quello che è momentaneo diventa definitivo) chiusura – a quanto pare – per carenza di personale.
A sollevare il problema il consigliere regionale e capogruppo del M5S, Andrea Greco che scrive: “Ieri mattina durante il tavolo Covid, convocato in videoconferenza, ho detto a chiare lettere al dg Asrem, Oreste Florenzano che sono pronto ad ogni cosa, incluso denunciarlo, nel momento in cui avallerà la sospensione del servizio ambulatoriale di Cardiologia nell’ospedale altomolisano. Voci sempre più insistenti, infatti, parlano di una sospensione delle attività di Cardiologia – sottolinea Greco -. Se ciò dovesse accadere, sarò costretto a procedere, presso gli organi competenti, con una denuncia per interruzione di pubblico servizio. In un momento particolarmente difficile, con in corso una pandemia globale, quanto paventato è inaccettabile soprattutto in un periodo invernale che potrebbe limitare gli spostamenti. Oggi – aggiunge ancora il consigliere regionale – l’ambulatorio di Cardiologia presso il ‘Caracciolo’ assolve un ruolo di vitale importanza per tanti anziani e cittadini afflitti da patologie riconducibili all’apparato cardiocircolatorio. Solo ipotizzare che tale servizio possa essere sospeso è intollerabile. Nessuno, tantomeno i vertici Asrem, possono sottovalutare gli innumerevoli problemi vissuti quotidianamente dai residenti delle aree interne. A chi è lautamente retribuito con soldi pubblici, ricordo, se ce ne fosse bisogno, che il loro compito resta quello di garantire l’erogazione di prestazioni sanitarie indispensabili, dalla costa all’ultimo dei comuni dell’entroterra. Contrariamente se il virus dell’egoismo e dell’indifferenza, come ribadito da Papa Francesco, sarà rafforzato da quello della mala gestio – conclude Greco – non esiterò un solo istante a rivolgermi alla giustizia ordinaria per far valere un sacrosanto diritto sancito dalla Costituzione nell’articolo 32”.