«Paventava la zona rossa per tutte le regioni d’Italia, quando ha firmato l’ordinanza per l’Abruzzo. E ora, non solo i suoi pronostici non si sono avverati, ma la sua superficialità continua a causare danni alle famiglie e all’economia abruzzese che rimane bloccata proprio nel momento in cui avrebbe potuto almeno tornare a respirare un po’».
Dure le parole di Dino Pepe, consigliere regionale di opposizione ed ex assessore della giunta D’Alfonso, a commento del permanere della Regione Abruzzo in zona rossa, praticamente in solitaria rispetto al resto d’Italia.
«Costretti e incastrati da una cattiva gestione della sanità e dell’economia. Appesi ad un filo. Circondati dall’incertezza e senza neanche più un briciolo di fiducia da parte dei cittadini. – continua Dino Pepe – Ecco che fine ha fatto la Regione Abruzzo in mano a chi si diverte con giochi politici e dispetti al Governo per scopi di partito. Questo non è un appello politico, qui il colore non c’entra, ma si tratta di mettersi una mano sulla coscienza e di ragionare con il cuore e la testa di un abruzzese, oltre che con un briciolo di senso di responsabilità. Non è possibile che senza la benché minima visione programmatica si resti a braccia conserte in attesa di una mossa salvifica da parte del Governo nazionale. Possibile che un Presidente di regione non sia capace di rappresentarci dignitosamente come meritiamo? Marsilio ci fa essere rossi di vergogna perché qui rischiamo di diventare un caso nazionale, ammesso che non lo siamo già. Famiglie, studenti, operatori del comparto economico, turistico e commerciale, un’intera comunità in ginocchio».