Promozione socio culturale e conoscenza della storia locale, è questo l’obiettivo dell’incontro che si è tenuto nella splendida cornice del Comune di Civitanova del Sannio. I progetti messi in campo dell’associazione Centro Studi Politici, nascono dalla necessità di «raccontare i fatti avvenuti durante la Seconda guerra mondiale, dando però una visione completa di alcuni momenti di storia, importanti, ma mai approfonditi» spiegano gli organizzatori. Stiamo parlando della storia dell’orso Wojtek. Un orso orfano di madre che finisce in un campo vicino a Teheran per civili polacchi evacuati assieme ai soldati del generale Wladyslaw Anders. Ancora piccolo, il plantigrado viene vezzeggiato dai soldati che ne fanno subito la loro mascotte. Wojtek è eccezionale, gioca a fare la lotta insieme a loro e impara perfino a fare il saluto militare. Quando cresce e diventa davvero un orso adulto, nessuno ha il coraggio di separarsi da quel «cucciolone»: viene accettato anche dagli ufficiali ed è imbarcato assieme ai soldati del 2° Corpo d’Armata di Anders chiamati a combattere in Italia. Insomma per i soldati polacchi, Wojtek era una sorgente continua di affetto e di gioia.
Nei giorni scorsi la sua storia affascinante ha letteralmente rapito i bambini di Civitanova. Ha aperto i lavori Carmen Neri dell’associazione C.S.P. – Pari Opportunità e il sindaco di Civitanova Roberta Ciampittiello. Invece per raccontare gli avvenimenti storici di quel periodo, al tavolo dei relatori si sono alternati: il presidente del Museo Storico Winterline di Venafro, Luciano Bucci, il cultore storico Enzo Grossi, il presidente del Centro Studi Lello Castaldi e il consigliere regionale Vittorio Nola. A chiusura dell’evento ai bambini presenti sono stati consegnati il libricino a fumetti della storia dell’orso Wojtek.