«Per l’Italia e per il Molise è un giorno speciale, una data da ricordare. Parigi ha detto sì e una delle nostre più grandi eccellenze ha ricevuto il giusto riconoscimento a livello mondiale. Per la nostra regione si tratta di un’opportunità epocale, su questo prestigioso e storico traguardo dobbiamo ora essere tutti bravi a costruire qualcosa di importante dal punto di vista commerciale, turistico sociale e culturale».
Commenta così l’assessore regionale Nicola Cavaliere la decisione, giunta solo pochi minuti fa, da parte del Comitato UNESCO di dichiarare la “cerca e cava del tartufo” patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
Proprio due anni fa, nel novembre del 2019, era stato l’assessore regionale all’Agricoltura a consegnare personalmente alla ministra in carica Teresa Bellanova una lettera nella quale si chiedeva l’interessamento del dicastero circa l’iter amministrativo per il riconoscimento UNESCO. Iniziativa, concordata con l’associazione nazionale Città del Tartufo, nata con l’obiettivo di tutelare e valorizzare a livello internazionale uno dei migliori prodotti del nostro territorio.
Un percorso di promozione portato avanti anche con diverse manifestazioni, come quella che la Regione Molise ha organizzato poi nel settembre 2020 a Campobasso, che ha coinvolto i più grandi operatori ed esperti del settore presenti in Italia.
«Questa è una vittoria che nasce dal gioco di squadra, – aggiunge Cavaliere – dalla capacità di realtà diverse di fare rete a sostegno di una unica identità. Attraverso questo spirito, adesso dobbiamo lavorare per salvaguardare questa usanza e il prodotto e per legare sempre di più il nome del Molise al tartufo, gettando quindi le basi per un futuro di crescita e benessere».