Nella notte fra sabato e domenica, 27 marzo, è tornata l’ora legale in Italia, che durerà per i prossimi sette mesi. Per effetto dello spostamento delle lancette degli orologi, un’ora in avanti fra le 2 e le 3, Terna – la società che gestisce la rete elettrica nazionale – stima un minor consumo di energia elettrica pari a circa 580 milioni di kilowattora, quantitativo corrispondente al fabbisogno medio annuo di oltre 200 mila famiglie.
Considerando che un kilowattora costa in media al cliente finale circa 16,32 centesimi di euro al netto delle imposte – ha spiegato Terna -, la stima del risparmio economico per il sistema relativo al minor consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2016 è pari a 94,5 milioni di euro.
Normalmente, secondo vari studi, l’ora legale che da noi è in uso dagli anni ’60 può provocare un aumento degli infarti e degli ictus, oltre che dei disturbi del sonno.
Quest’anno il ritorno all’ora legale si preannuncia più ‘soft’, con un giorno in più per riadattarsi al nuovo orario. Le lancette vanno infatti spostate in avanti di un’ora nella notte tra sabato e domenica, ma essendo Pasqua in molti avranno anche lunedì per poter recuperare. Normalmente, affermano diversi studi, questa pratica che da noi è in uso dagli anni ’60 può provocare un aumento degli infarti e degli ictus, oltre che dei disturbi del sonno.
”L’inizio dell’ora legale – scrivono ad esempio i ricercatori de Karolinska Institut di Stoccolma – sono come un enorme esperimento naturale. In particolare noi abbiamo notato un aumento del 4% degli attacchi cardiaci nella settimana successiva all’introduzione”.
Una analisi della American Academy of Neurology ha dimostrato che gli effetti sull’orologio biologico del cambio dell’ora aumentano del 25% il rischio di ictus nei malati di cancro, e del 20% negli over 65. Altri effetti negativi sono stati trovati sugli ormoni dello stress, che aumentano del 5%, e persino sulla propensione a distrarsi sul web mentre si e’ al lavoro. Ci sono pero’ anche dei lati positivi per la salute. Diversi studi hanno svelato che la possibilità di avere più ore di luce nel pomeriggio aiuta a combattere l’obesità infantile, mentre una ricerca pubblicata sul Journal of Safety Research ha trovato che la luce naturale serale diminuisce il rischio di incidenti stradali.