Nei giorni scorsi gli alunni della pluriclasse della scuola secondaria di primo grado di Furci, sono stati invitati a partecipare alla presentazione del libro “Colpi di coda” da parte dell’autore, Salvatore D’Ascenzio. L’iniziativa è partita dal professor Domenico Marisi, che ha curato i preliminari: ha contattato l’autore, ha prenotato il teatro “San Filippo” di San Buono ed ha stabilito la data e l’ora dell’incontro.
Gli alunni entusiasti hanno aderito: un’ occasione per andare in giro e divertirsi insieme? Un modo per non seguire le solite lezioni? Una giustificazione per non eseguire i compiti? Certo, tutto questo è vero! Poi, però, come dicono loro, scoprono che “C’è sotto qualcosa!”
Quando è stato presentato loro il libro, gli sguardi erano spenti, l’espressione annoiata e la testa aveva bisogno del supporto della mano e dell’avambraccio per essere sostenuta!
Quando è stata letta loro una favola moderna, hanno cominciato ad incuriosirsi: “Non ho capito, il protagonista è una persona o un cane?!”. Le opinioni erano diverse, la discussione accesa e, come al solito, nessuno voleva accettare l’opinione dell’altro!
Quando sono rientrati, i loro volti erano radiosi, soddisfatti e consapevoli: consapevoli di aver scoperto da che parte stare; soddisfatti, perché erano tutti d’accordo; radiosi, perché era stata un’ attività piacevole.
“Come è andata, ragazzi?”, “E’ stato bello!” Certo il lessico va curato, avrebbero potuto rispondere: “Interessante, coinvolgente, emozionante”, ma hanno tempo per imparare, basta fargli notare le varianti!
“L’autore era giovane!!!”. Già, perché, a questa età, gli autori o sono morti o, al massimo, sono vecchi con la barba!!!
“Cosa vi ha raccontato?”.” Ci ha parlato del suo cane, che è il protagonista del libro e poi ci ha pure letto una favola”.”io voglio comprarmi il libro, per conoscere le altre storie, tanto il ricavato va in beneficenza!”:
“Vogliamo scrivere le nostre impressioni, per non dimenticare questa esperienza?”, l’invito viene accolto:
Raffaele: “Per me, è stata un’occasione unica, perché ho ascoltato un autore giovane, bravo ad esprimersi in modo semplice con i bambini”.
Damiano: “Secondo me, l’autore del libro parlava troppo in fretta e non si capiva quello che diceva”.
Danilo:”Ci ha spiegato che gli animali hanno fatto compagnia agli uomini da sempre; lo hanno anche ispirato, perché l’uomo, se non avesse visto gli uccelli, non avrebbe pensato a volare.”.
Francesca: “L’autore ha detto che parlava velocemente, perché era emozionato e, quando si emoziona, parla in questo modo; è un po’ come noi!”.
Giulia: “<<Colpo di coda>> è una metafora con cui viene insegnato a rispettare gli animali e la natura, prima che sia troppo tardi”.
Federico: “l’autore ci ha invitato a segnalare storie di animali sulla sua pagina FaceBook “colpi di coda” e, dopo un po’ di tempo li avrebbe pubblicati.
Moreno: “L’autore ha scritto il libro con rabbia, perché era dispiaciuto per come trattavano gli animali, però il libro è bello!”.
Nicola: “Ci ha raccontato la favola moderna di “Cappuccetto rosso”, un lupo che aveva fame e doveva sfamare la famiglia”.
Con un colpo di coda, a fine anno, è stata realizzata un’attività interessante e coinvolgente.
Prof.ssa Anna Petracca