AGNONE – Centotrentatrè gestiti dal Cpa in mano ad un privato, altri 39 dallo Sprar e 16 minori non accompagnati in arrivo e da sistemare nell’ex scuola elementare in località ‘Montagna’. Sono i numeri reali dei migranti, in prevalenza provenienti da nazioni del centro Africa, oggi presenti nella cittadina altomolisana. Numeri che se rapportati alla popolazione residente (5200) rappresentano circa il 3,4% degli abitanti. Presenze che iniziano ad allarmare. Inutile girarci intorno. Oggi Agnone è probabilmente il paese della provincia di Isernia con il più alto numero di profughi. Dietro queste persone un business non indifferente. Per fare i conti non serve scomodare neppure la casalinga di Voghera. Trentacinque euro a migrante al quale vanno 2,50 euro al giorno, il resto viene incassato da chi li gestisce, che deve pensare a vitto e alloggio. La massiccia presenza di migranti, con la richiesta ulteriore di volerne accogliere altri da parte di privati, ha spinto il sindaco Lorenzo Marcovecchio ad incontrare il vice prefetto di Isernia, Laura Scioli, e manifestare forti perplessità su un numero ormai ritenuto eccessivo. Da fonti bene informate, arriva la conferma che i profughi, per il momento, non si muoveranno da Agnone. Circostanza che sta creando non pochi malumori da parte dei residenti.
Profughi ad Agnone: tutti i numeri del business
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