RICEVIAMO dal Movimento 5 Stelle Molise e pubblichiamo:
Salta l’election day: i vecchi partiti hanno paura. E i cittadini pagano
I soliti giochetti di Pd e Forza Italia, ancora alle prese con accordi, inciuci, alleanze e riposizionamenti, fanno slittare la data delle Regionali ad aprile. Come sempre a pagare saranno i cittadini che dovranno sborsare 2 milioni di euro in più.
Mentre Lazio e Lombardia andranno al voto in concomitanza con le elezioni Politiche, il Molise invece dovrà attendere i comodi delle coalizioni.
Il teatrino messo in piedi dal governatore Paolo di Laura Frattura in questi giorni è stucchevole e comincia con il varo della nuova legge elettorale regionale. Una legge votata sul finire della legislatura appositamente per gettare fumo negli occhi dei molisani. Frattura ha prima portato il testo in Consiglio regionale per il voto, poi ha tentato di ritardarne la discussione, ora ha annunciato che va modificato.
A dargli una mano è arrivato il governo nazionale che ha chiesto di portare la soglia di sbarramento per le coalizioni dal 10 all’8 per cento, pena impugnazione della norma, e solo dopo valutare se esistono le condizioni per votare il 4 marzo. Ma, in caso di election day, i Comuni dovranno affiggere i manifesti per la convocazione dei comizi elettorali entro i prossimi 9 giorni. Quindi di tempo ce n’è poco.
Per questo, in conferenza capigruppo, il MoVimento 5 Stelle Molise ha chiesto esplicitamente al Presidente del Consiglio di convocare l’assise regionale per questo venerdì. Vincenzo Cotugno ha risposto NO senza fornire spiegazioni, ma anteponendo tornaconti politici al bene dei cittadini.
Inoltre abbiamo anche contattato il Ministero dell’Interno, Direzione centrale dei Servizi elettorali del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali. Neanche in quella sede sono a conoscenza né dei presunti problemi tecnici che impedirebbero il voto in Molise in data 4 marzo né hanno mai ricevuto dalla nostra Regione alcuna richiesta per organizzare le elezioni. Per averne certezza abbiamo scritto ufficialmente al Viminale ma molto probabilmente non otterremo risposta visto l’imbarazzo del Ministero alla luce delle mancate comunicazioni della Regione.
La volontà di Frattura di rinviare le elezioni per calcoli politici è ormai chiara. Il Pd è spaccato, il centrosinistra pure: gli ex amici di Frattura, i parlamentari uscenti Roberto Ruta e Danilo Leva sono in conflitto quotidiano con il governatore, quindi c’è bisogno di tempo per trovare altre alleanze e aspettare i risultati delle Politiche magari per organizzare meglio le Regionali. Ma il rinvio del voto fa bene anche al centrodestra che come sempre attende le decisioni del burattinaio eurodeputato Aldo Patriciello, per presentare ai cittadini l’ennesimo minestrone pregno di partiti e partitini e pensato solo per l’appuntamento elettorale. Ecco perché Centrosinistra e Centrodestra prendono tempo e prendono in giro i molisani.
Mesi fa ci si interrogava sull’opportunità di approvare una legge regionale a fine legislatura, su cosa sarebbe potuto accadere in caso fossero stati sollevati profili di incostituzionalità. Nonostante tutto, la maggioranza è andata avanti e il 27 novembre, a pochi mesi dal voto, ha dettato le regole per l’elezione del Presidente della Regione e del nuovo Consiglio regionale. Il MoVimento 5 Stelle Molise aveva proposto il rinvio della legge alla nuova legislatura, ma Frattura e company sono andati avanti. Oggi si vedono i risultati: senza election day i cittadini saranno costretti a pagare due milioni di euro in più.
Questa legislatura si chiude nel peggiore dei modi, anche grazie all’irresponsabilità politica di parte della maggioranza che ha approvato una legge elettorale tardivamente e a vecchie coalizioni in cerca di posti al sole. Non hanno capito che si stanno scavando la fossa da soli.
È la degna conclusione di un fallimento durato 5 anni. Qualsiasi sia la data del voto, è arrivato il momento di mandarli a casa. Tanti, tantissimi molisani lo attendono da tempo.