• Editoriale
  • Allarme sicurezza a Castiglione: perché pagare la polizia privata quando c’è quella Municipale?

    CASTIGLIONE MESSER MARINO – Sta facendo discutere, a Castiglione Messer Marino, l’ipotesi di creazione di un comitato di cittadini disposti ad autotassarsi per pagare un servizio di vigilanza privata.

    La questione è semplice: visto che il servizio di videosorveglianza non funziona come dovrebbe e comunque non copre tutte le zone del paese e visto che di questo fatto approfittano i ladri e delinquenti per fare razzia nelle case e presso le numerose attività commerciali, alcuni cittadini si sono offerti di mettersi insieme e di mettere mano al portafoglio per pagare un servizio di sicurezza privata. Metronotte, security, vigilanza privata, chiamatela come volete ma si tratta di questo, una ditta privata, dunque non una Forza di polizia statale o locale, che offre i propri servizi di sicurezza in cambio di una remunerazione.

    Questo è emerso nel corso dell’incontro pubblico di domenica, convocato dal sindaco Felice Magnacca proprio in seguito alla recente ondata di furti.

    La proposta, che forse a ben vedere è solo una provocazione nei confronti dell’amministrazione comunale, sta facendo discutere. A Castiglione c’è anche la caserma dei Carabinieri, ma con un organico ridotto a pochi elementi e con Atessa, sede della compagnia Carabinieri, distante un’ora di auto, i militari dell’Arma non riescono ad assicurare una copertura del territorio h24. Non per demerito, ovviamente, ma per oggettiva impossibilità: pochi uomini, pochi turni, pochi mezzi a disposizione per un territorio troppo vasto che comprende, oltre a Castiglione, anche l’abitato di Montazzoli e quello di Fraine.

    Ecco dunque l’idea della vigilanza privata. Qualcuno dovrà pagarla, che siano i cittadini o il Comune. Ma ci pare di ricordare che nell’organico dei dipendenti comunali di Castiglione Messer Marino c’è anche la figura della Polizia municipale. C’è addirittura un’auto di servizio in dotazione. E allora, di grazia, perché la Polizia municipale non viene impiegata per operazione, appunto, di polizia? Di controllo del territorio, in ausilio ai Carabinieri? Un agente della Polizia municipale deve solo notificare atti, recapitare inviti per la festa della Befana ai bambini e magari guidare anche uno scuolabus, oppure può anche fare quello per cui è stato assunto, cioè appunto l’agente di Polizia? Perché la Polizia quello fa, assicura l’ordine e la sicurezza al cittadino, che sia Polizia dello Stato o Polizia locale o municipale. L’obiezione, scontata: ma c’è un solo agente o al massimo due. Beh, si potrebbe fare un servizio associato, ad esempio tra Castiglione e Montazzoli o con Fraine o addirittura con Torrebruna e Schiavi di Abruzzo. Un agente per ogni Comune, basta mettere insieme tre o quattro Comuni e spuntano quattro o più agenti di Polizia locale in grado di coprire, in coppia e con auto di servizio, un turno. Altrove, non in Texas, ma qui nel Vastese, sono anche armati. Altra obiezione: forse un agente di Polizia locale può operare solo nel territorio comunale, ma a questo si potrebbe probabilmente trovare una soluzione se solo ci fosse la volontà politica di farlo. La parola, a questo punto, passa ai sindaci, non solo a Magnacca, ma anche a Felice Novello, a Luciano Piluso, a Cristina Lella e a Filippo Stampone. Sono loro, i sindaci, le autorità di pubblica sicurezza, occorre forse ricordarlo.

    L’alternativa, più che la vigilanza privata a pagamento, potrebbero essere le vecchie e care ronde notturne di volontari. Ma questo magari non facciamolo sapere al Prefetto…

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

    tel. 3282757011

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