AGNONE – E’ lotta contro il tempo ad Agnone per scongiurare la chiusura dei plessi scolastici di San Marco e via Pietro Micca. Alla vigilia della prima campanella, attesa per giovedì 13 settembre, il tema, che vede coinvolti 316 studenti, è stato al centro dell’incontro promosso dall’amministrazione comunale nella sala consiliare di Palazzo San Francesco alla presenza di numerosi genitori (mai visti così tanti) e della dirigente scolastica, Tonina Camperchioli.
Decisiva la relazione che nelle prossime ore i Vigili del fuoco di Isernia invieranno al Comune altomolisano dopo il sopralluogo effettuato nei giorni scorsi su richiesta del consigliere regionale, Andrea Greco. Dopodiché la decisione finale spetterà al sindaco Lorenzo Marcovecchio la cui volontà, almeno per il momento, è quella della chiusura dei due plessi. A riguardo si studiano soluzioni alternative come i doppi turni, ipotesi che piace a pochi, oppure chiedere ospitalità ai comuni di Poggio Sannita e Pescopennataro, che tuttavia non hanno aule sufficienti per soddisfare il fabbisogno degli studenti agnonesi. Ma quale il problema che investe le strutture di San Marco e via Pietro Micca? La mancanza di una serie di certificazioni che la stragrande maggioranza degli istituti scolastici italiani non possiede, come ribadito dal primo cittadino.
“Non riaprire le scuole sarebbe un’offesa alle popolazioni che il terremoto di metà agosto lo hanno realmente subito”, ha tuonato Daniele Saia, presente all’incontro nelle vesti di genitore e consigliere di minoranza. “A seguito delle ultime scosse – ha proseguito Saia – le due scuole non hanno subito alcun danno, non vedo perché tenerle chiuse con conseguente danno all’intera collettività e popolazione scolastica”.
“Non è tempo di fare politica o polemiche da bar – ha esordito Marcovecchio affiancato dal vice sindaco, la geologa Linda Marcovecchio, dagli assessori Tonino Mastrostefano, Annalisa Melloni, dal capo gruppo, Roberto Amicone e dal responsabile dell’ufficio tecnico, Carmine Masciotra – il problema è serio e oggi occorre fornire risposte pratiche. A riguardo sono prontissimo a dare l’ok alla riapertura del primo piano della scuola F.A. Marinelli di Majella che potrebbe ospitare le elementari della San Marco”.
Ipotesi che di ora in ora diventa sempre più concreta, ma non risolverebbe tutti i problemi. Infatti ci sarebbe da sistemare gli studenti dell’Alberghiero, attualmente alla San Marco e quelli di stanza nell’ex scuola media di via Pietro Micca che potrebbero essere sistemati in parte in alcune aule vuote dello Scientifico. “E’ un momento davvero difficile – le parole della dirigente Tonina Camperchioli – non saprei cosa ipotizzare”. Tra lunedì e martedì prossimo se ne saprà di più in attesa di completare i lavori del nuovo polo scolastico di Majella fissati per gli inizi di ottobre. Regione Molise e Ditta De Francesco permettendo…