• In evidenza
  • Continuità assistenziale e medico sul 118, la Chiesa pressa il governatore D’Alfonso

    Guardia medica e medico a bordo del 118, la Chiesa di Trivento pressa il governatore D’Alfonso.

    Lettera aperta del direttore della Pastorale sanitaria della curia triventina, don Francesco Martino. Proposte concrete per la sanità in zone disagiate.

    RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

    Stimatissimo Sig. Presidente,
    questo ufficio, d’intesa con la Caritas Diocesana, segue con crescente preoccupazione le vicende relative alla contrazione del servizio di continuità assistenziale nell’Alto Vastese e le difficoltà dell’emergenza urgenza in quest’area di confine con la Regione Molise che presenta tutte le caratteristiche di AREA PARTICOLARMENTE DISAGIATA MONTANA, come peraltro già riconosciuto in Molise nell’adiacente  area confinante montana di questa regione dal corrispondente DCA 8/2013 che ha riconosciuto la necessità di un OSPEDALE DI AREA PARTICOLARMENTE DISAGIATA, oggi previsto in deroga agli attuali parametri dal Decreto sugli Standard Ospedalieri del Ministero della Sanità del 21 luglio 2014, da voi ratificato con osservazioni in Conferenza Stato Regioni del 5 agosto 2014, come presidio ospedaliero di Base.ambulanza cmm
    Ritenendo ottimisticamente questo ufficio che la bocciatura della mozione presentata da gruppi di opposizione in Consiglio Regionale sul mantenimento della Continuità Assistenziale a Celenza sul Trigno sia stata dovuta all’intelligenza politica di evitare strumentalizzazione propagandistiche della vicenda, tuttavia questo Ufficio, estremamente preoccupato della situazione dell’emergenza/urgenza in quest’area particolarmente disagiata, chiede che si torni serenamente ad una riconsiderazione globale della vicenda.

    L’area di cui si sta parlando presenta infatti delle serie criticità di particolare disagio che mettono in pericolo per i cittadini l’assicurare una adeguata emergenza urgenza : viabilità estremamente precaria con tempi di percorrenza molto dilatati, altitudine considerevole, mancanza di piazzole per l’elisoccorso, due soli presidi di continuità assistenziale a Castiglione Messer Marino e Celenza sul Trigno, presenza di un servizio 118 senza medico a bordo.

    In tale situazione, la copertura del territorio rimane difficile, se non impossibile: la presenza del servizio di continuità assistenziale assicurava almeno la presenza di un sanitario che in un tempo appena sufficientemente ragionevole poteva recarsi in casa dell’assistito per porre una prima diagnosi e una cura primaria e di tamponamento, eventualmente accompagnare il paziente fino al pronto soccorso di riferimento, indirizzare il 118 verso struttura idonea. Si parla di un territorio comprendente i comuni di Castiglione Messer Marino, Schiavi d’Abruzzo, Torrebruna con frazione Guardiabruna, Celenza sul Trigno, Castelguidone, San Giovanni Lipioni e altri : un area vasta, pur con pochi residenti. La mancanza anche di questa figura medica, con l’attuale 118 affidato esclusivamente a volontari ed infermieri, delinea una situazione di altissima pericolosità.
    Tali criticità sono state già rappresentate da Don Alberto Conti in un incontro ufficiale tra le Caritas di Abruzzo, i Vescovi Valentinetti e D’Ercole, ed il suo predecessore, Chiodi, l’anno scorso. E sono criticità che rimangono e permangono, rendendo precaria l’assistenza in quest’AREA PARTICOLARMENTE
    DISAGIATA.
    Questo ufficio ritiene che in tale contesto non possa essere la Continuità Assistenziale programmata meramente sul dato numerico della popolazione, ma debba tener conto delle difficoltà viarie e territoriali, della presenza di servizi di emergenza/urgenza adeguati, dei tempi di intervento intercorrenti tra la chiamata e
    l’arrivo del sanitario per un efficace emergenza/urgenza, tenendo presente che il singolo cittadino non può porre la diagnosi giusta da solo, cosa che può fare solo un medico, con il rischio reale di non poter salvare parecchie vite salvabili oppure con inutili corse dispendiose del 118 verso i pronto soccorso ospedalieri e relativo sovraccarico, visto che non crediamo che il personale infermieristico possa porre sempre con efficacia una diagnosi compiuta e vista la paura di denunce penali che spingono ad una “medicina difensiva”.
    Per tale motivo, questo Ufficio ritiene che vi possano essere le seguenti strade percorribili:

    1- Mantenimento della Continuità Assistenziale a Celenza sul Trigno e attuale impostazione servizio 118 a Castiglione Messer Marino, con l’impegno di potenziare il servizio con unità medica al più presto;d'alfonso mago

    2 – In caso di soppressione della Continuità Assistenziale a Celenza sul Trigno, potenziamento del servizio 118 a Castiglione Messer Marino con MEZZO DI SOCCORSO AVANZATO con auto medicalizzata e con Medico MSA ed equipe infermieristica garantita dall’ASREM e dalla ASL  e soccorritori dalle associazioni di volontariato convenzionate, oltre all’apertura di una sede del 118 interregionale a Canneto sul Trigno con le stesse caratteristiche, da disponibilità riconosciuta dall’allora direttore del Distretto Sanitario di Castiglione Messer Marino Fioravante Di Giovanni e dal Direttore Generale ASL Francesco Zavattaro in un convegno specifico tenuto allora a Canneto sul Trigno con diversi amministratori dei comuni del Trigno abruzzesi e molisani, previo accordo interregionale con la Regione Molise.
    Inoltre, come molto spesso annunciato dalla S.V., per quest’area e la corrispondente area molisana, entrambe disagiate, emerge l’assoluta necessità di un accordo interregionale di confine per mettere insieme le risorse esistenti sul territorio, eliminare duplicazioni inutili di servizi, e assicurare un’efficace sanità a queste popolazioni. Questo Ufficio, per tale motivo, le invia lo studio di un progetto di Distretto Interregionale Montano di Area Disagiata, per le opportune considerazioni di merito, (Allegato 2 e 3), che invita ad una serena valutazione come base di partenza per un dialogo costruttivo.
    Rimanendo in attesa di positivo riscontro, che speriamo emerga dal suo prossimo incontro del 1 settembre 2014 con il Direttore della Caritas di Trivento, Don Alberto Conti, si porgono distinti saluti.

    Don Francesco Martino 

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.