“Alla Fondazione Paolo VI, espressione dell’attività riabilitativa e assistenziale in Abruzzo, impegnata da sempre nella cura dell’autismo”. È sintetica ma profonda la motivazione all’origine del premio consegnato sabato 7 dicembre alla Fondazione Paolo VI per i diciotto anni a servizio dei bambini autistici. Il riconoscimento è stato assegnato nel corso dell’evento “Insieme per Natale”, tappa pescarese de Il Tour della Salute promosso dall’omonima associazione di Pescara presieduta dal professor Pier Enrico Gallenga, e che ha interessato altre città al fine di promuovere l’educazione sanitaria, un sano e corretto stile di vita.
Nella splendida cornice del porto turistico Marina di Pescara, è stato monsignor Tommaso Valentinetti, presidente della Fondazione Paolo VI, a ricevere la targa nell’ambito di una serata che si è incentrata proprio sul tema dell’autismo: il ricavato, infatti, è stato devoluto all’associazione Angsa Abruzzo onlus, da sempre in prima linea accanto a persone con autismo, spesso accanto alla Fondazione Paolo VI, con cui l’associazione organizza iniziative e porta avanti progetti.
“Questa targa – ha commentato monsignor Valentinetti – è un riconoscimento graditissimo al lavoro che la Fondazione Paolo VI porta avanti da anni sul delicato tema dell’autismo, e che ci vede ormai un punto di riferimento imprescindibile a livello regionale, non a caso connesso con le migliori esperienze nazionali di ricerca su una problematica di cui tanto si sa ma su cui ancora tanto bisogna lavorare. Il nostro auspicio è che in Abruzzo le strutture che si occupano del problema possano essere sempre più preparate e autorevoli, per rispondere in maniera efficace ed efficiente alle tante richieste: solo riconoscendo la competenza e l’esperienza di quanti operano nel settore, infatti, si potrà dar vita ad un sistema a reale sostegno delle persone autistiche. Grazie di cuore all’associazione Il Tour della Salute per la sensibilità dimostrata, all’autorevole comitato scientifico che la guida e a quanti continuano a dimostrare la stima nel nostro lavoro quotidiano fatto di passione, competenza e soprattutto amore per pazienti e famiglie”.