PESCARA – “La filiera della selvaggina come opportunità di valorizzazione delle risorse naturali del territorio abruzzese“. E’ il titolo del convegno in programma a Pescara, nella giornata del 20 dicembre, a partire dalle ore 15 presso la sede dell’Aurum.
Il progetto “Risorse Naturali d’Abruzzo” interessa le province di Pescara e di Chieti e gran parte della provincia de L’Aquila, territori dove numerosa è la presenza di ungulati, soprattutto cinghiali. L’alta proliferazione di questi animali provoca ingenti danni al comparto agricolo e contribuisce all’abbandono delle aree interne, con gravi ripercussioni sulla salvaguardia del territorio. A tutto questo si aggiungono gravi e numerosi incidenti stradali, motivo di grande allarme sociale. Muovendo da questa breve analisi il progetto si pone l’obiettivo ambizioso di trasformare un problema in risorsa ed opportunità. Attraverso una filiera controllata e certificata la carne di selvaggina garantirà al consumatore la qualità del prodotto, nel rispetto dell’ambiente e del benessere dei selvatici, integrando la redditualità delle aziende agricole aderenti e contribuendo al contenimento delle popolazioni di ungulati. La strategia di progetto prevede l’aggregazione di diversi soggetti, che, responsabilmente opereranno lungo tutta la filiera, con l’auspicio di coinvolgere nuovi partners, quali i Parchi e le Riserve regionali, e soprattutto altri imprenditori agricoli. Infine un’adeguata promozione e divulgazione delle ottime caratteristiche nutrizionali delle carni di selvaggina farà dei ristoratori e degli operatori agrituristici importanti alleati nella promozione del progetto Risorse Naturali d’Abruzzo.
Dopo il saluto delle autorità politiche, a partire dalle ore 15,30 circa gli interventi dei relatori:
Fabio De Marinis, “Il progetto di filiera: obiettivi, contenuti e risultati attesi”;
Elena Sico, direttore dipartimento Agricoltura Regione Abruzzo;
Maria Luisa Zanni, dirigente pianificazione faunistica Regione Emilia Romagna, “La gestione della filiera del Cinghiale in Emilia Romagna”;
Mauro Ferri, “Centri di sosta, raccolta e lavorazione della selvaggina, cessione diretta: normative e controlli”;
Roberto Viganò, “Tracciabilità e benessere animale quali requisiti di certificazione di qualità”;
Giuseppe Giannini, “Le nuove tecnologie in ambito venatorio: tracciatura dei capi abbattuti e delle carni lavorate”