CAROVILLI – In merito alle accuse di Armando Bartolomeo di seminare odio razziale rivolte al nostro giornale e al caporedattore Bottone, riceviamo e pubblichiamo, a vantaggio del dibattito e della pluralità di opinioni, la seguente nota a firma di Luciano Scarpitti di Carovilli.
«Armando Bartolomeo, sei caduto in un grossolano errore. Francesco Bottone non ha alcuna responsabilità in merito al mio testo. Non solo, ti sei involontariamente scoperto. Tu forse sei talmente abituato ad avere dei “capitani” che ti meravigli del fatto che io possa ragionare con il mio cervello. Io scrivo spesso e dichiaro apertamente di essere contrario a gettare in politica tutte le vicende che coinvolgo l’uomo nella sua essenza morale, intellettuale e sociale. Omosessualità, aborto, fine vita, gender sono aspetti troppo importanti e vitali per le persone che devono affrontarli che innestarci delle polemiche politiche significa svilirli a strumentali e vergognosi litigi. E’ vero, non mi piace questo Papa, ma non perché sia comunista, ma semplicemente perché parla troppo di temi politici. Cerca il consenso della gente invece di parlare di teologia e di cultura morale. Allo stesso modo non mi piace Salvini perché fa politica sfruttando le debolezze o le reazioni prettamente umane. Ancora meno mi piaceva Renzi per gli stessi motivi. Abbiamo avuto per qualche anno un grandissimo Papa: Benedetto XVI. Ma se ben ricordi quando venne invitato a parlare del rapporto tra scienza e religione nella società moderna, cultura allo stato puro, furono i professori universitari, veri asini politicizzati, ad impedirgli di presentarsi alla Sapienza. Tu da quale parte stavi? E’ vero, le gerarchie vaticane lo hanno ridotto ad “emerito”, ma perché? Per mettere da parte la cultura e dare spazio alla politica. Ecco, il sistema migliore per far perdere prestigio e credibilità anche alla religione».