I loro genitori sono partiti, quasi quaranta anni fa, da frazione Casali di Schiavi di Abruzzo, per raggiungere la Germania in cerca di una opportunità. Con la capacità e la determinazione tipiche degli abruzzesi “testa dura”, Renato e Antonio Angelilli si sono rapidamente affermati nel settore della ristorazione e alberghiero. Più di venti anni dopo i loro figli, cittadini tedeschi ovviamente, ma anche italiani, sono tornati a Schiavi e per due mesi svolgeranno uno stage universitario internazionale presso gli uffici del Municipio. L’Eco ha incontrato questa mattina Alice e Moreno Angelilli, studenti universitari dell’Istituto di studi per l’amministrazione comunale della Bassa Sassonia con sede in Hannover.
La prima cosa che ha colpito Alice e Moreno è stata la dimensione ridotta non solo del paese, che già conoscevano per esserci venuti in vacanza diverse altre volte, ma anche del Comune. E’ l’Italia dei piccoli Comuni.
Gli uffici del Municipio vanno avanti con pochissimo personale, si pala di poche unità, mentre i due studenti sono abituati ai numeri maggiori delle municipalità della Bassa Sassonia.
Alice e Moreno si stanno occupando, in questi giorni, della gestione della Tari e degli altri tributi, di contabilità finanziaria, coordinati dalla dirigente comunale Fabiana Cirulli e stanno dando supporto al personale per l’organizzazione e la gestione del museo dei Sanniti e della biblioteca.
«Abbiamo avuto una buona impressione dell’organizzazione qui in Comune, nonostante il poco personale e il tanto lavoro da svolgere. – confermano i due studenti in stage – Una cosa che ci ha sorpreso è stata la giornata lavorativa di sei giorni, compreso il sabato. Per il resto non ci sono molte differenze nel lavoro all’interno degli uffici pubblici rispetto alla Germania. Da anni veniamo a Schiavi, in vacanza con le nostre famiglie, ma grazie a questo stage stiamo vivendo il paese da un’altra prospettiva, dall’interno di un ente locale italiano. Un’altra cosa che ci ha colpito è la vicinanza e la confidenza del sindaco e dell’amministrazione alla cittadinanza, in Germania c’è un po’ più di distacco. Questo stage per noi è anche un modo di restituire qualcosa, attraverso il nostro lavoro e le nostre competenze, al paese e alla comunità dalla quale le nostre famiglie sono partite tanti anni fa».
Orgogliosi di questa opportunità di stage internazionale dei propri figli i genitori, Antonio e Renato: «Per noi è davvero importante che i nostri figli stiano facendo questo percorso formativo lì nel nostro paese di origine. – confermano, con un pizzico di comprensibile commozione, alla nostra redazione – Alice e Moreno sono nati in Germania, sono tedeschi, ma grazie a questo stage internazionale hanno modo di riallacciare i legami con la nostra e anche loro terra di origine. Da Schiavi e da Casali siamo partiti, ora loro sono tornati lì, per noi genitori è davvero molto importante e significativa questa esperienza».
a cura di Francesco Bottone