L’assemblea dell’associazione regionale degli allevatori d’Abruzzo (Ara) ha deliberato, tra le prime in Italia, l’iscrizione della categoria degli apicoltori in qualità di allevatori di api.
«Un passo decisivo voluto fortemente da Coldiretti – dice il direttore regionale di Coldiretti Abruzzo, Giulio Federici – l’entrata in Ara degli apicoltori è una esigenza che abbiamo sostenuto con un obiettivo preciso. Quello di garantire maggiori tutele e tracciabilità ad un prodotto pregiato dell’economia agricola regionale, ma non ancora adeguatamente valorizzato ancor più se si pensa che le api sono in pericolo di estinzione con conseguenze prevedibili sulla produzione alimentare.
Con l’entrata in Ara verranno garantite maggiori tutele per gli allevatori che potranno avere la dovuta assistenza tecnica, professionale ed economica con l’obiettivo della conservazione della biodiversità, l’innalzamento della qualità del prodotto e maggiori controlli della materia prima a garanzia del consumatore. Non serve evidenziare – aggiunge Federici – che l’obiettivo finale è il riconoscimento di una denominazione di origine protetta che valorizzerà il prodotto veramente made in Abruzzo contro l’importazione indiscriminata di miele “artificiale” e straniero spacciato per italiano».
Soddisfatto della delibera anche l’assessore regionale all’agricoltura Emanuele Imprudente: «La giornata di oggi segna un importante tassello nella valorizzazione di due simboli del sistema agroalimentare regionale e delle sue tradizioni. Da una parte il pastore abruzzese e dei suoi allevatori e dall’altra il mondo apistico che intendiamo ulteriormente valorizzare nell’ottica di una economia sempre più rivolta alle eccellenze regionali».