Gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Chieti, hanno eseguito una ordinanza che dispone il divieto di avvicinamento nei confronti di un quarantaquattrenne attualmente domiciliato in provincia dell’Aquila. Il predetto è indagato in relazione alla commissione del reato di atti persecutori commesso nei confronti della sua ex moglie e della figlia minorenne, entrambe residenti a Chieti. Anzi, proprio in ragione della definitiva separazione tra i coniugi, l’uomo, ossessivamente geloso, aveva posto in essere reiterati episodi di maltrattamento, minacce e ingiurie nei confronti della ex moglie.
In particolare il predetto, a partire dall’ottobre 2020, ha iniziato a vessarla con continue telefonate, anche nell’ordine di 130 al giorno, profferendo al suo indirizzo minacce, anche gravi. Allorquando la moglie non rispondeva al telefono, poneva in essere le stesse condotte telefonando alla figlia minore che veniva utilizzata quale tramite, con grande turbamento della stessa.
L’attività di indagine che è stata condotta dalla Seconda Sezione della Squadra Mobile specializzata per i reati contro la persona in particolare quelli commessi in danno di minori e fasce deboli, ha permesso di ricostruire tutti gli episodi narrati dalla vittima, anche pregressi episodi di violenze fisiche già denunciati in passato nonché, tramite l’acquisizione dei file audio delle telefonate, anche la continua e perdurante denigrazione della ex moglie nonché le minacce, anche gravi e di morte nei suoi confronti.
Il Giudice, oltre al divieto di avvicinamento al luogo in cui la ex moglie e la figlia vivono, con obbligo di mantenersi ad una distanza di almeno 300 metri, ha disposto anche il divieto di avvicinamento a tutti luoghi frequentati dalle due donne a qualsiasi titolo con ulteriore divieto di comunicazione con qualunque mezzo.