Bella presenza e atteggiamento rispetto alla possibilità di avere una gravidanza. Fino a quando questi due “requisiti” saranno dirimenti rispetto all’assunzione lavorativa di una donna non potrà mai esserci una sostanziale parità di genere. Ne è convinta Caterina Cerroni, giovane agnonese proiettata nella politica nazionale, che infatti offre una riflessione sul tema.
«La giornata internazionale della donna esiste per ogni ragazza costretta alla guerra, per ogni bambina privata dell’educazione, per ogni persona che si trovi a combattere per affermare se stessa, per tutte coloro che non vedono riconosciuto il loro diritto all’indipendenza economica, alla parità, per ogni donna che resti vittima di discriminazioni o violenza». E’ questa la dichiarazione pubblica di Cerroni, dirigente nazionale dei giovani democratici, da tempo impegnata nella battaglia per la parità di genere soprattutto in campo lavorativo.
«Ha ancora più valore oggi sentirci vicine le une alle altre, legate dal filo sicuro della nostra sorellanza, dal valore della lotta. – continua infatti l’esponente dem di Agnone – Tra i diritti della persona ve ne è uno ancora più essenziale per le donne: il diritto al lavoro. Il lavoro è emancipazione, indipendenza, dignità, tutto quello che troppo spesso il patriarcato prova a sottrarre alle donne. Ma ancora oggi ci confrontiamo con la disparità salariale, con discriminazioni e molestie nei luoghi di lavoro e capita a tante, troppe di noi, di dover riportare la propria storia salariale in sede di colloquio, di dover “spiegare” una gravidanza, di rispondere ad un annuncio che richiede una “bella presenza”». Nei prossimi giorni l’agnonese Cerroni sarà impegnata in prima persona in un’agorà nazionale dei Giovani democratici proprio sul tema del lavoro giovanile e, spiega, «parleremo anche di questo, per i diritti delle donne, per metterli al centro del nostro impegno ogni giorno».