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  • Biciclette a pedalata assistita made in China non conformi, sequestri per 240mila euro

    Biciclette a pedalata assistita “made in China”, del valore complessivo di oltre 240.000 euro, sono state sottoposte a sequestro nell’ambito di una articolata operazione messa a segno dagli uomini della Guardia di Finanza della Tenenza di Roseto degli Abruzzi, al fine di contrastare l’immissione sul mercato di prodotti non conformi, integranti il reato di frode nell’esercizio del commercio sanzionata e punita dal Codice Penale.

    L’operazione di servizio, avviata d’iniziativa, caratterizzata da alcuni elementi indiziari, quali il prezzo di vendita notevolmente ridotto rispetto a prodotti analoghi, ha portato al sequestro di biciclette a pedalata assistita presso esercizi commerciali delle province di Teramo, Pescara e Ascoli Piceno, recanti il marchio “CE” apposto indebitamente, in maniera da indurre in inganno i consumatori circa l’origine e la qualità del prodotto.

    In particolare, le biciclette a pedalata assistita sono prodotti soggetti alla marchiatura CE di cui al Regolamento CE 765/2008 nonché del Decreto Legislativo n. 17 del 27 gennaio 2010, che recepisce la direttiva europea 2006/42/CE (cd. Certificazione macchine) volto a tutelare l’interesse pubblico connesso alla sicurezza dei prodotti, mediante il rilascio di una certificazione da parte di organismi autorizzati a valutarne l’idoneità per l’immissione sul Mercato Europeo.

    La vendita di prodotti con marcatura CE apposta indebitamente può assoggettare il consumatore a vari rischi di natura meccanica che potrebbero compromettere la regolare circolazione su strada della bicicletta, senza tralasciare l’elevato rischio derivante dall’utilizzo di componenti elettriche non testate e/o certificate.

    Al termine delle attività i finanzieri hanno proceduto complessivamente al sequestro di 190 biciclette, destinate alla vendita, e alla segnalazione del titolare/legale rappresentante dell’azienda alle competenti Procure della Repubblica di Teramo, Pescara e Ascoli Piceno.

    Contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza significa contribuire a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo, nel quale gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni di sana concorrenza.

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