VAL DI SANGRO – «L’incontro tenutosi oggi al Ministero dello Sviluppo economico ha ulteriormente chiarito lo stato di estrema difficoltà e di incertezza in cui versa Blutec. Innanzitutto ci è stato spiegato che sul sequestro si dovrà esprimere il Tribunale di Torino prevedibilmente entro una ventina di giorni. Inoltre l’amministrazione giudiziaria si è detta impegnata a far proseguire l’attività produttiva, ma sta incontrando oggettivi problemi finanziari e gestionali. In ogni caso l’amministrazione, se sarà confermata, avrà sei mesi per varare un piano industriale e per presentarlo al Tribunale». Lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm.
«Blutec – prosegue Ficco – conta più di mille dipendenti in stabilimenti dislocati in Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Sicilia, dove è impegnata con il piano di reindustrializzazione di Termini Imerese. Per salvarla occorre preservare le commesse esistenti con FCA, garantire la continuità degli ammortizzatori sociali e soprattutto trovare un nuovo investitore, in mancanza del quale ci pare evidente che l’attività di impresa non sarebbe in grado di proseguire a lungo. In una situazione di carenza produttiva e di grave incertezza quale quella che si sta attraversando, questi obiettivi possono essere perseguiti solo con una regia forte da parte del Ministero dello Sviluppo economico e del Lavoro».
“«Confidiamo – conclude Ficco – che il Governo mantenga le promesse e assuma le iniziative necessarie a salvaguardare gli oltre mille lavoratori interessati dalla vertenza, a rilanciare il piano di reindustrializzazione per Termini Imerese e a preservare gli stabilimenti presenti in tutta Italia. Ci rivedremo al Ministero appena si pronuncerà il Tribunale di Torino».
Blutec, Ficco della Uilm: «Senza un’iniziativa forte del Governo oltre mille lavoratori a rischio»
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