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  • “Briciole di solidarietà”, Rosetta Saia: «È un’iniziativa nobile. Invitiamo tutti a contribuire»

    AGNONE -Torna “Briciole di solidarietà” la competizione culinaria di beneficenza, organizzata dall’Oratorio “Giovanni Paolo II”.

    Il concorso, che prevede la preparazione di un dolce, è giunto, ormai alla settima edizione. Uomini, donne e ragazze si sono cimentati, negli anni passati, nella nobile arte della pasticceria regalando un dolce piacere agli assaggiatori e contribuendo alla sovvenzione delle missioni.

    Quest’anno la gara del dolce è prevista per domenica 26 ottobre quando – dopo la degustazione della giuria popolare – saranno premiati i primi cinque classificati e i dolci saranno impacchettati in ricchi e variegati vassoi che tutti quanti potranno acquistare usciti dalla messa.

    «Abbiamo abolito le categorie» spiega ai taccuini dell’Eco, Rosetta Saia, coordinatrice dell’Oratorio. «Abbiamo pensato che così avremmo lasciato libera scelta ai partecipanti poiché non c’è limite al gusto e alla fantasia».

    Nessuna limitazione nello scegliere cosa cucinare. Cosa ci dice dei cuochi? Ci sono margini di età da rispettare?

    «Assolutamente no. Chiunque volesse, può realizzare il suo dolce e portarlo qui all’oratorio (nei locali sottostanti la Chiesa di Maria Santissima di Costantinopoli, ndr) e iscriversi alla gara. Colgo l’occasione per invitare tutti a partecipare. Lo scopo è veramente nobile: raccogliere fondi per le missioni nonché rinnovare l’adozione a distanza del seminarista che fa parte della nostra famiglia, già da tempo».

     Giovanni Giaccio

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