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  • Casa riposo ‘San Bernardino’, sindaco Agnone: “Salvezza possibile”

    AGNONE – Il consiglio comunale di Agnone si impegna a reperire i fondi necessari per mantenere aperta la storica casa di riposo di San Bernardino. Allo stesso tempo dovranno fare la loro parte la Curia vescovile e la Cooperativa Sant’Antonio che da diciassette anni gestisce la struttura. E’ quanto deciso a Palazzo San Francesco durante un’assise civica affollatissima.

    IMG-20170201-WA0013 (1)Salvare i livelli occupazionali (vi lavorano sedici persone) e continuare a dare assistenza a quarantacinque anziani, il let motiv di maggioranza e opposizioni. Affinché tutto si concretizzi necessario il certificato di agibilità che richiede a sua volta  verifiche di vulnerabilità e la messa a norma degli impianti antincendio. In tutto servono 175 mila euro. Il 30 aprile il termine ultimo fissato per produrre la documentazione e le garanzie finanziare per la copertura degli interventi. A sgomberare i timori su una impossibile salvezza dell’ex convento, dovuto più che altro ad aspetti prettamente tecnici (certificato di vulnerabilità),  ci ha pensato l’ingegnere Antonino Serricchio.

    IMG-20170201-WA0010Il professionista agnonese, che da anni segue da vicino le vicissitudini della casa di riposo, ha confermato di poter ottenere la documentazione tramite un laboratorio abruzzese, esperto nel settore. A riguardo serviranno 25mila euro e un mese di tempo. Solo dopo si potrà stilare un crono programma in merito alle opere da realizzare. Ora resta da capire dove reperire i fondi. A riguardo nelle prossime settimane il vescovo di Trivento, monsignor Angelo Scotti si recherà a Roma alla Cei. E’ quanto confermato da  don Giampiero La Penna, presidente della cooperativa Sant’Antonio che inoltre ha aggiunto: “Il nostro vescovo è impegnato in prima persona per la salvezza di San Bernardino dove esiste un patrimonio di professionalità riscontrabile in poche altre strutture”.

    IMG-20170201-WA0009Inoltre, alla domanda di sei mensilità arretrate cui lamentano le maestranze, don  Giampiero La Penna  si è impegnato a saldare quanto prima i ritardi accumulati. Daniele Saia, consigliere di minoranza del gruppo “Nuovo Sogno Agnonese”, promotore della convocazione del consiglio, ha chiesto e ottenuto l’istituzione di un tavolo permanente per la vertenza “San Bernardino”. Vincenzo Scarano, consigliere di minoranza del gruppo “Agnone Identità e Futuro”, oltre a chiedere una ulteriore documentazione sulla struttura, nello specifico il contratto di affitto stipulato nel 1994 tra ministero dell’Interno, titolare dell’immobile, e la curia vescovile, ha posto l’accento su dove trovare i fondi necessari. “Uniti e con lo sforzo di tutti possiamo farcela”, la replica del primo cittadino Lorenzo Marcovecchio (video-intervista).

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