Da cento chilometri per un tampone a cento chilometri per un vaccino. Gli ultraottantenni dell’Alto Vastese in giro come trottole, su strade dissestate e tornanti, per guadagnarsi la dose salvavita di Pfizer-BioNtech.
La sanità territoriale, una bella frase della quale si riempiono la bocca i politici di turno, ma alla quale non corrisponde nulla di concreto. Il punto vaccinale anti Covid attivato nei giorni scorsi presso il distretto sanitario di Castiglione Messer Marino è durato quanto un fuoco di paglia. Due giornate di vaccinazione e stop, si torna alla ordinaria disorganizzazione.
E così gli ultraottantenni dell’Alto Vastese, pazientemente in attesa della dose di vaccino ormai da mesi, vengono convocati dalla Asl e invitati a recarsi presso la buonanima dell’ospedale di Gissi. Da Castiglione Messer Marino, Castelguidone o Schiavi di Abruzzo significa mettersi in auto, privata o a pagamento magari, percorrere strade tortuose e dissetate, e raggiungere l’agognata meta dopo un’ora di viaggio. Questo all’andata. Idem al ritorno. Totale: un’ora per andare, un’ora di attesa lì se tutto va bene, tra assembramenti vari, e un’ora per tornare. Cento chilometri e una mezza giornata impegnati fuori casa per una iniezione di vaccino che invece potrebbe essere fatta comodamente presso il distretto sanitario di Castiglione Messer Marino o nello studio del medico di famiglia magari o nelle farmacie sul territorio. Ovviamente il nastro si riavvolge e si ricomincia per la seconda dose a distanza di settimane.
«Storie di ordinaria disorganizzazione. Gli anziani e i più fragili dovrebbero ricevere il vaccino a domicilio o nei propri paesi. Chi è abile e arruolato si può sacrificare per fare anche tanti chilometri, ma per le menti geniali che organizzano la logistica è troppo difficile da capire» commenta, sconsolato, il consigliere comunale di Castiglione, Enzo Fangio.
Il direttore della Asl, Thomas Schael, è troppo impegnato a inviare messaggi augurali per Pasqua e dunque non ha tempo di fare due più due e disporre l’ovvio: i residenti anziani dell’Alto Vastese si vaccinano presso il distretto di Castiglione, punto, perché non è accettabile dover percorrere cento e passa chilometri per raggiungere Gissi o San Salvo o Lanciano, con tutti gli acciacchi connessi alle oltre ottanta primavere. L’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, invece, starà scartando le uova di Pasqua e dunque non si interessa minimamente della vicenda. Noi, su questi monti, resistiamo, ma la pazienza ha un limite. E il primo che dice “Buona Pasqua” si becca una rispostaccia…
Francesco Bottone
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