Con l’avvicinarsi della stagione estiva il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise si sta preparando ad accogliere al meglio i numerosi turisti che ogni anno si “perdono” tra i vicoli dei paesi e camminano sui sentieri dei boschi. Ma visitare un Parco Nazionale implica alcune importantissime responsabilità.
«Gli ecosistemi del Parco sono tutelati ormai da quasi cento anni ed ogni nostra piccola azione quotidiana, se sbagliata, rischia di avere un impatto negativo. Lo scorso anno i bambini di una famiglia di turisti accarezzarono un cerbiatto che per un attimo era stato lasciato solo in una radura dalla mamma. Un comportamento che per noi sembra un abbandono, ma in realtà, in natura, non lo è affatto. Quanto accaduto compromise la vita del piccolo che fu abbandonato dalla madre, dal momento in cui non riconobbe più l’odore del cerbiatto. Ogni anno questa storia rischia di ripetersi. La nostra conoscenza e sensibilità possono fare davvero la differenza».