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  • Debiti sanità: Ministero economia concede 170 milioni di euro a Molise

    CAMPOBASSO –  Il Ministero dell’economia e delle finanze ha autorizzato l’accesso alle anticipazioni di liquidità necessarie al pagamento dei debiti sanitari pregressi della Regione Molise per un importo di 170 milioni di euro, ai sensi e per gli effetti del decreto legge 35/2013, convertito in legge 64/2013. Lo comunica il presidente Paolo di Laura Frattura (in foto con l’assessore Petraroia e il ministro Poletti) al termine della riunione del tavolo di verifica delle condizioni per la sottoscrizione del contratto di prestito tra la Regione e il Mef.

    “Assolto un altro adempimento fondamentale per la riorganizzazione del servizio sanitario regionale – commenta il presidente Frattura –. Abbiamo prodotto un piano di rimborso credibile e certo che ci consente due cose: azzerare, come ci è stato richiesto, le situazioni debitorie registrate al 31 dicembre 2012, senza, fatto per noi di prioritaria importanza, gravare sui cittadini. Abbiamo garantito la copertura evitando di ricorrere all’aumento delle tasse: era il nostro impegno e lo abbiamo mantenuto, consapevoli della complessità dell’operazione che il Ministero oggi ha condiviso e approvato”.

    “Il rimborso delle anticipazioni passa intanto – rimarca Frattura –, per il lungo e puntiglioso lavoro che abbiamo condotto fin dal primo giorno per la riduzione della spesa corrente della macchina amministrativa regionale: le economie ricavate ci portano a questo straordinario risultato”.

    “Andremo avanti ancora in questa direzione, incidendo laddove possibile e giusto, nel fermo obiettivo di favorire e migliorare la qualità dei servizi offerti ai molisani. Oggi il senso migliore e più utile di tante rinunce e tanti tagli al superfluo”, dichiara il presidente della Regione.

    “Siamo soddisfatti – conclude Paolo Frattura –, di un riconoscimento che ci mette nelle condizioni di guardare avanti sempre più fiduciosi. Un ringraziamento alle strutture regionali, Direzione salute e Bilancio, che ci hanno accompagnati in questo percorso”.

     

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