Le tecnologie impiegate in questi giorni per la ricerca dei quattro dispersi sul Monte Velino, messe a disposizione gratuitamente dalla società Codevintec italiana attraverso la Protezione civile della Regione Abruzzo, sono fra le più sofisticate a disposizione per le scienze della Terra e del Mare.
Il 3D-Radar si basa sul principio di funzionamento dei classici Georadar, con importanti innovazioni. Innanzitutto una serie di 20 antenne mostra i dati in 3D in tempo reale. Inoltre, grazie all’uso della più ampia gamma di frequenze (200MHz – 3 GHz) si ottiene la massima definizione associata alla massima penetrazione. Di fatto il limite di utilizzo è rappresentato solo dalla condizione della superficie di lavoro, potendo rilevare anche ad elevate velocità di traino (oltre 100 Km/h).
«I risultati ottenuti – afferma Andrea Faccioli, direttore commerciale di Codevintec Italiana – sono simili a quelli ottenuti da una TAC sul corpo umano, consentendoci di identificare in tempo reale elementi anche nelle loro forme».