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  • Emendamento “Made in Italy”, obbligo di etichettatura del luogo di provenienza di tutti gli alimenti

    Coldiretti Molise accoglie con grande soddisfazione l’approvazione, nelle Commissioni Lavori pubblici e Affari costituzionali del Senato, dell’emendamento “Made in Italy” che dispone l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti nel DL semplificazione.

    “E’ una grande vittoria per agricoltori e consumatori – afferma il delegato confederale di Coldiretti Molise, Giuseppe Spinelli – che consente di valorizzare la produzione nazionale, consentire scelte di acquisto consapevoli ai cittadini e combattere il falso Made in Italy”.

    “La norma – spiega il direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese – consente di adeguare ed estendere a tutti i prodotti alimentari l’etichettatura obbligatoria del luogo di provenienza geografica degli alimenti, come richiesto dal 96 % degli italiani che hanno partecipato all’ultima consultazione pubblica del Ministero delle Politiche Agricole”.

    L’obiettivo, spiega Coldiretti, è dare al consumatore la possibilità di conoscere finalmente la provenienza della frutta impiegata in succhi, conserve o marmellate, dei legumi in scatola o della carne utilizzata per salami e prosciutti fin ad ora nascosta ai consumatori, ma anche difendere l’efficacia in sede europea dei decreti nazionali già adottati in via sperimentale in materia di etichettatura di origine di pasta, latte, riso e pomodoro.

    “In un momento difficile per l’economia – osserva ancora Ascolese – dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti, come accade ogni giorno nei mercati di Campagna Amica, fra cui quello di Campobasso, dove i consumatori possono acquistare prodotti di alta qualità a km 0, controllati e garantiti”.

    L’etichettatura di origine obbligatoria degli alimenti è stata introdotta per la prima volta in tutti i Paesi dell’Unione Europea nel 2001 dopo l’emergenza mucca pazza nella carne bovina per garantire la trasparenza con la rintracciabilità e ripristinare un clima di fiducia. Da allora molti progressi sono stati fatti anche grazie al pressing della Coldiretti ma resta l’atteggiamento incerto e contradditorio dell’Unione Europea che obbliga a indicare l’origine in etichetta per le uova, ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca, ma non per i salumi, per la frutta fresca, ma non per i succhi e le marmellate, per il miele, ma non per lo zucchero.

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