Traffico congestionato in direzione Poggio Sannita. Non si tratta di automobili, né di mezzi pesanti, ma di cinghiali. La foto inviata alla nostra redazione da un lettore è stata scattata nei giorni scorsi, in pieno giorno, e mostra un intero branco di cinghiali che si aggira nei pressi dello svincolo per Poggio Sannita appunto. Almeno tre femmine, con i relativi piccoli al seguito, per un totale di una trentina di animali approssimando per difetto. Un’immagine che mostra e dimostra, anche se non ce n’è affatto bisogno, la massiccia presenza di cinghiali sul territorio dell’Alto Molise. Presenza problematica non solo per l’intuibile contrasto con le attività antropiche, in particolare quelle agricole, ma anche per un discorso che attiene la sicurezza stradale fino alla pubblica incolumità.
Tra qualche settimana riparte la stagione venatoria in braccata, ma si tratta di una modalità di prelievo che secondo i tecnici dell’Ispra non fa altro che acuire il problema, lungi dal poterlo risolvere. La braccata, infatti, è una tecnica venatoria non selettiva, che porta, nel medio periodo, a destrutturare le popolazioni di cinghiali, favorendone la mobilità sul territorio e soprattutto l’aumento delle classi giovani, quelle che fanno più danni alle colture. Proprio per riequilibrare i “danni” causati dalla braccata la Regione Molise ha attivato la caccia di selezione, con capi assegnati per sesso ed età, anche se da parte dei cacciatori c’è una certa ritrosia a porre in essere quella modalità di prelievo.