La multifunzionalità della foresta e l’uso sostenibile delle risorse rinnovabili nelle aree rurali, di questo si è parlato all’Hotel Europa ad Isernia nel corso di un incontro organizzato da Coldiretti Molise e Federforeste.
Hanno preso parte al meeting, il direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese, il segretario nazionale di Federforeste, Piero Torchio, numerosi imprenditori agricoli molisani e dottori agronomi che operano sul territorio, il presidente dell’Anci Molise, Pompilio Sciulli, ed i sindaci o loro delegati di 11 Comuni della regione: Pescopennataro, Riccia, Sant’Agapito, Vastogirardi, Castelpizzuto, Poggio Sannita, Castelverrino, Roccamandolfi, Roccasicura, Forli del Sannio e Longano. Collegato in videoconferenza l’avvocato Osvaldo Lucciarini, responsabile Ufficio Legale di Federforeste.
Rientrante nel Piano Operativo Agricoltura – FSC 2014-2020, il bando mira a promuovere una corretta e razionale gestione delle aree silvo-pastorali di montagna e interne di tutto il Paese, dunque anche del Molise che, in base al censimento dell’Inventario Forestale Nazionale (I.F.N.), vanta una superficie forestale di 129.600 ettari, pari al 29.2% dell’intero territorio regionale. Le risorse finanziarie disponibili ammontano a 4.898.562,93 euro a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC). Per ogni singola domanda di sostegno è prevista una copertura del 100% dei costi ammissibili e fino ad un massimo di 200.000,00 euro.
“Il bando – ha spiegato il direttore Ascolese introducendo i lavori – vuole promuovere la creazione di nuove strutture associative o consortili per la gestione delle proprietà silvo-pastorali sia pubbliche che private e collettive, al fine di contrastare il frazionamento delle proprietà stesse, incrementare la pianificazione, valorizzare le vocazioni produttive, ambientali e sociali locali e sostenere così lo sviluppo ed il rafforzamento delle reti di imprese in ambito forestale”.
Le potenzialità del bando non si esauriscono però nella “mera” salvaguardia e buona gestione delle risorse boschive. A ciò, si sommano, infatti, la salvaguardia e la tutela dell’ambiente oltre che la possibile contestuale spinta allo sviluppo economico dei territori interessati. “L’utilità della creazione di consorzi forestali, siano essi costituiti da privati, da enti o misti pubblico-privati – ha osservato Piero Torchio nel suo intervento – non riguarda solo la corretta gestione delle risorse silvo-pastorali ma può stimolare, ad esempio, anche lo sviluppo socio-economico del territorio, magari con la nascita in queste aree, correttamente manutenute e conservate, di attività economico-turistiche”.
L’incontro ha suscitato notevole interesse fra gli intervenuti che hanno avuto la possibilità di approfondire la conoscenza del bando indispensabile per avviare una prima valutazione sulla possibilità di prendervi parte.