L’Abruzzo e il Molise al centro della storia del giornalismo. E non solo per i “figli d’arte” che hanno scalato i vertici della professione, tra carta stampata e tv, ma da ieri anche per un importante testo deontologico, simbolicamente denominato “Carta di Pescasseroli”, che detta le linee guida per una corretta informazione in tema ambientale.
«La festa per i 100 anni del ‘Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise’, non poteva che concludersi con un momento straordinario come quello di oggi. La nascita di questo manifesto etico contribuisce a valorizzare il patrimonio naturale italiano e invita i giornalisti ad essere più consapevoli della ricaduta che la narrazione giornalistica su questi temi ha sulla sfera pubblica». Sono le parole del vicepresidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Roberto Santangelo, pronunciate in apertura della cerimonia che ieri mattina, nella Sala Ipogea di Palazzo dell’Emiciclo, ha portato alla firma della Carta e si è chiusa con la premiazione dei vincitori della ventiduesima edizione del premio giornalistico “Guido Polidoro”.
L’iniziativa culturale è stata promossa degli Ordini regionali dei giornalisti di Abruzzo, Lazio e Molise e condivisa dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. La “Carta di Pescasseroli”, che porta idealmente il nome del comune abruzzese dove ha sede il Parco Nazionale, è fondata su quattro capisaldi: accuratezza, equilibrio, proattività e responsabilità. Ai giornalisti, insomma, viene richiesto, oltre alla garanzia di una informazione formalmente corretta ed equilibrata, anche uno slancio attivo nel promuovere gli argomenti ambientali e di diffondere la cultura della sostenibilità.
Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, spiega i motivi che hanno portato alla scrittura di una nuova deontologia ambientale: «Abbiamo assistito troppe volte ad una spettacolarizzazione sensazionalista nel racconto dei fatti di rilievo ambientale. Abbiamo visto video di colleghi che si dedicano a sfrenate cacce agli orsi, alla guida di auto e telecamera alla mano. Siamo stati testimoni di episodi di scarso rispetto di luoghi ed equilibri naturalistici al fine di rendere più accattivante un immagine. Ecco perché questa Carta! E non a caso la firmiamo in Abruzzo dove, più che in altri territori, il legame uomo-natura è improntato al rispetto e alla cura».
All’evento sono intervenuti: Giovanni Cannata, presidente Parco Nazionale; il sindaco di Pescasseroli Giuseppe Sipari; Guido D’Ubaldo, presidente Odg Lazio; Vincenzo Cimino, presidente Odg Molise; Nicola Marini, consigliere nazionale Odg; Oscar Buonamano, consigliere nazionale Odg. Ha coordinato i lavori la giornalista e consigliere dell’ODG Abruzzo, Germana D’Orazio.