Una giornata intensa e carica di significato quella che si è appena conclusa nei plessi dell’Istituto Comprensivo di Castiglione M. M. – Carunchio, che ha visto la partecipazione di studenti, docenti e famiglie in un omaggio alle vittime innocenti della mafia, con un focus particolare sulle 133 donne che hanno perso la vita a causa della criminalità organizzata. L’evento ha coinvolto tutte le scuole dei plessi di Castiglione M. M., Roccaspinalveti, Palmoli, Carunchio e Celenza sul Trigno.

La manifestazione, celebrata in ogni ordine e grado di scuola, ha avuto inizio al primo mattino e ha visto gli studenti impegnati in riflessioni, letture e attività dedicate alla legalità ma anche coinvolti in un gesto di forte impatto visivo: dalle finestre dei plessi, sono scesi dei drappi bianchi recanti i nomi delle 133 donne vittime di mafia. Un’azione che ha trovato ispirazione nell’iniziativa che ogni anno si svolge a Palermo in occasione dell’anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio, quando i cittadini della città mettono lenzuoli bianchi alle finestre per gridare “No alla mafia“. Un gesto che ha assunto, in questa occasione, un significato ancora più forte, portando l’impegno civico e la memoria storica nel luogo simbolico della formazione: la scuola.
Tale momento ha dato una forte carica emotiva all’intero evento. I drappi, simbolo di un rifiuto visibile alla mafia, si sono estesi come un lenzuolo di speranza, lanciando un messaggio chiaro di unità contro la criminalità. Ogni nome scritto su quel drappo bianco è stato una testimonianza di vita, un invito a non dimenticare mai chi ha perso la propria vita a causa della mafia, ma anche un appello a continuare a lottare per un mondo migliore.
L’iniziativa è proseguita con l’esecuzione di canti e la lettura dei nomi delle 133 donne che hanno sacrificato la loro vita per mano della mafia. Ogni scuola, con tutto il personale scolastico e gli alunni, ha dedicato un momento alla riflessione su quanto queste donne abbiano rappresentato il coraggio e la resistenza contro le forze che opprimono la giustizia. La scelta di mettere l’accento su di loro ha voluto essere anche un atto di valorizzazione del ruolo che le donne hanno avuto e continuano ad avere nella lotta alla criminalità organizzata.
Il Dirigente Scolastico, Dott. Lorenzo Iocca, ha dichiarato: «Oggi non abbiamo solo commemorato delle vittime, ma abbiamo insegnato ai nostri studenti un valore fondamentale: la legalità, un valore da costruire e vivere ogni giorno. La lotta alla mafia non è solo un impegno delle forze dell’ordine, ma di ogni singolo cittadino e, soprattutto, delle nuove generazioni. Con questo gesto, semplice ma profondo, vogliamo ricordare che la memoria e l’impegno per la giustizia sono imprescindibili. Oggi abbiamo fatto sentire la nostra voce contro la mafia».
Una giornata che resterà nei cuori e nelle menti di tutti, un segno di fiducia e di coraggio per una società più giusta e libera.