SCHIAVI DI ABRUZZO – Gli imprenditori di Schiavi a Roma: «Compriamo una turbina per il nostro paese».
L’idea lanciata su Facebook da Gianni Di Carlo di Cannavina sta già facendo il giro dei tanti schiavesi nella Capitale.
«Sono Gianni Di Carlo di frazione Cannavina. Noi tutti di Schiavi siamo in apprensione per i nostri compaesani, i quali stanno attraversando un momento terribile. Noi tutti di Schiavi siamo attaccati morbosamente alle nostre radici. Noi tutti di Schiavi stiamo sicuramente pensando cosa possiamo fare per loro. Ieri ho scambiato due chiacchiere con il nostro amico Francesco Bottone, mi ha lanciato un’idea su cui io mi sono messo subito a ragionare sopra. Noi di Schiavi spendiamo tantissimi soldi nel nostro paese, case spesso inutilizzate, feste a volte esagerate, bene allora perché non spendiamo un po’ di soldi per fare qualcosa utile per la comunità?Alla domanda a Francesco “cosa possiamo fare da Roma?” , mi ha detto, perché non comprate una turbina? Stamani leggo che ci verrà prestata dalla Protezione civile dell’Emilia Romagna. Perché non facciamo anche noi qualcosa per il nostro splendido paese e per quelle fantastiche persone che lo mantengo anche in attesa dei nostri rientri? Francesco hai avuto una splendida idea, e io mi faccio promotore di questa iniziativa. Chi vuole contattarmi il mio numero di telefono: 3930051468 . Intanto chiedo a tutti di far girare nei vari gruppi questo messaggio e speriamo nella buona volontà di tutti noi».
L’idea è quella di acquistare, facendo una raccolta fondi tra i tanti schiavesi a Roma, in particolare tra gli imprenditori che hanno discrete disponibilità economiche, una turbina da montare magari sulle ruspe già in dotazione al Comune di Schiavi.
Ovviamente l’invito è rivolto non solo agli schiavesi di Roma, imprenditori e non, ma ai tanti originari di Schiavi sparsi in Abruzzo, in Italia e nel mondo.