In Regione Abruzzo è scoppiato il caos. La Corte dei Conti ha chiesto a Renzi e Mattarella di valutare l’ipotesi di scioglimento del Consiglio Regionale abruzzese e la rimozione del Presidente di Giunta (art.126 della Costituzione), Luciano d’Alfonso, per «gravi inandempienze».
“Non ci meraviglia affatto quanto riportato dalla Corte dei Conti nella deliberazione n. 191 dello scorso 17 luglio sulle inadempienze del Governo regionale rispetto agli obblighi di bilancio. Si tratta del riconoscimento formale, da parte della magistratura contabile, di quanto da noi già rilevato e comunicato in diverse sedi sin dall’inizio di questa legislatura”. Queste le parole dei Consiglieri regionali del M5S a seguito del provvedimento della Corte dei Conti che ha rilevato gravi responsabilità della Regione Abruzzo nella gestione delle risorse pubbliche.
“Nella delibera – hanno spiegato i Consiglieri – la magistratura ha messo in evidenza svariate lacune da parte del Governo regionale nel recepimento delle norme e nell’elaborazione dei bilanci; lacune che, in molti casi, sono state oggetto di diverse segnalazioni e, ciononostante, mai colmate dagli organi della Regione. Si va dal mancato accertamento dei residui alla non conformità del ciclo di bilancio alla tempistica prevista dalla legge fino alla mancata iscrizione del disavanzo effettivo di gestione. Una serie di inadempimenti talmente ampia da aver meritato un giudizio fortemente negativo da parte della Corte dei Conti che ha sottolineato la particolare gravità del comportamento della Regione soprattutto in riferimento alla pervicace ed ostinata volontà di non rispettare i principi fondamentali della finanza pubblica nonostante le sollecitazioni ricevute più volte in tal senso.
Un comportamento – hanno continuato i Consiglieri – che il Gruppo regionale del M5S ha continuamente sottolineato e posto all’attenzione del Governo regionale senza, però, ricevere risposta alcuna. Anzi, nella seduta consiliare dello scorso sedici settembre è stata addirittura bocciata la risoluzione da noi presentata al fine di spingere il Presidente D’Alfonso e la sua Giunta a mettersi in regola con l’approvazione dei bilanci consuntivi e con gli altri adempimenti di contabilità ed a approvare i documenti finanziari entro i tempi normativamente previsti. Persino il ventitre dicembre, in fase di approvazione del bilancio preventivo per il 2015, nulla è stato risposto e nulla è stato fatto a seguito delle nostre lamentele sull’assoluta incompletezza ed oscurità dei documenti da approvare. Purtroppo la maggioranza ha ritenuto opportuno, in ogni sede, respingere le nostre legittime richieste e la censura della Corte dei Conti ne rappresenta il triste risultato.
È assai doloroso – hanno concluso i Consiglieri del M5S – dover prendere atto che l’Abruzzo continua a conquistare il titolo di pecora nera tra le regioni italiane, nonostante i proclami di D’Alfonso e le mirabili promesse di una Regione facile e veloce della campagna elettorale. Ma soprattutto ci spiace dover constatare che questa maggioranza di Governo continua ostinatamente a portare avanti le proprie posizioni anche a rischio di errori di estrema gravità che possono compromettere il futuro della nostra Regione, ignorando, volutamente ed irragionevolmente, il nostro contributo e le nostre giuste proposte. Un atteggiamento di ottusa chiusura che non fa bene, di certo, all’Abruzzo e che pone pesantissime responsabilità sul presidente D’Alfonso.