L’acqua di Pescopennataro non è adatta al consumo umano. Sembra un paradosso, visto che parliamo di un Comune di montagna circondato da creste e boschi di abeti soprani, ma pare sia proprio così. La sindaca del piccolo centro montano, Carmen Carfagna, nei giorni scorsi è stata costretta a firmare una ordinanza urgente che prevede espressamente il divieto di uso dell’acqua per scopi potabili e per il consumo umano. La decisione si è resa necessaria dopo la comunicazione del Dipartimento unico della prevenzione dell’Asrem che i campioni di acqua prelevati presso la fontana pubblica di piazza del Popolo e da quella in località Croce, sono risultati «non conformi» agli standard di potabilità previsti dalle normative vigenti.
Al fine di garantire la salute pubblica e le condizione di sicurezza igienico sanitarie in paese, la sindaca Carfagna è stata costretta ad interdire provvisoriamente l’utilizzo dell’acqua corrente per uso potabile «sia come bevanda che con incorporazione negli alimenti, consentendone l’uso esclusivamente per fini igienici». Il divieto avrà durata sino alla revoca dell’ordinanza, quindi è ancora vigente, in attesa degli interventi necessari a conseguire il ripristino delle condizioni di potabilità dell’acqua. Non è la prima volta che Pescopennataro si trova ad affrontare questa paradossale situazione, che tra l’altro in questo caso si registra mentre sono diverse le persone del paese che si trovano in isolamento, dunque impossibilitate ad uscire di casa, per via delle misure sanitarie anti contagio dettate dall’emergenza sanitaria.