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  • Navette Val di Sangro, la diffida di Saia non ha effetto. Oggi incontro in Comune

    Ancora un nulla di fatto per quanto riguarda la soluzione ai disagi patiti dai pendolari dell’Alto Molise che ogni giorno, spalmati sui vari turni lavorativi, si recano presso le aziende della Val di Sangro presso la zona industriale di Atessa. Il problema è il solito: la mancanza di collegamenti capillari per le varie industrie di zona, atteso che i vari vettori che partono dall’Alto Molise lasciano tutti i pendolari presso il piazzale attrezzato per la sosta antistante la Sevel. Chi deve raggiungere le altre fabbriche dell’indotto deve muoversi o a piedi o con passaggi e mezzi di fortuna. E l’attivazione delle navette, nell’ambito del progetto Snai sul settore trasporti appunti, sta paradossalmente acuendo i disagi. Già qualche caso di operai lasciati a piedi si è verificato nei giorni scorsi, come denunciato dal sindacalista di Agnone, Emanuele Cimone.

    «Non c’è sincronizzazione con gli orari, – spiega Cimone – quindi si accumulano ritardi in entrata e in uscita. Addirittura qualche azienda, proprio per venire incontro alle necessità dei pendolari provenienti dall’Alto Molise, ha fatto una sorta di accordo bonario con i lavoratori facendoli uscire mezz’ora prima dal posto di lavoro, per permettere loro di non perdere la coincidenza con i mezzi pubblici». E tra l’altro, insistono i sindacalisti, le famose navette non effettuerebbero tutte le fermate nei pressi dei vari siti di produzione, perché oltre alla Sevel, in quella zona industriale, c’è una miriade di fabbriche distanti anche diversi chilometri l’una dall’altra. Nei giorni scorsi, dopo la prima denuncia a mezzo stampa, su queste colonne, di Cimone, l’intervento deciso del sindaco di Agnone, Daniele Saia, in qualità di rappresentante legale del Comune capofila della Strategia nazionale per le aree interne. «Diversi operai, nei giorni scorsi, sono rimasti letteralmente a piedi – ha spiegato il sindaco Saia – ed hanno dovuto trovare passaggi di fortuna per rientrare nelle proprie case. A detta di tutti gli utenti, il problema risiede nella volontà degli autisti di non fermarsi nelle fabbriche dove sono assenti le pensiline di attesa».

    «Non tollereremo che per volontà di alcuni autisti di qualche azienda sia messa a rischio la realizzazione di un servizio. – ha aggiunto il primo cittadino di Agnone – Se dovesse perdurare il disagio, denunceremo agli organi competenti il disservizio, oltre a valutare l’opportunità di richiedere il risarcimento del danno per la mancata attivazione del servizio previsto e sottoscritto da Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Molise e Comuni dell’Area». Nonostante questa diffida, con annessa minaccia di adire le vie legali contro le aziende di trasporto pubblico, il problema non è ancora stato risolto, come denuncia puntualmente Cimone, che ha il polso costante della situazione. Della questione pare si stia interessando anche il consigliere comunale di maggioranza di Agnone, Mario Petrecca. Proprio nel pomeriggio di oggi, in Comune ad Agnone, è previsto un incontro tra sindacalisti, una delegazione di pendolari e il sindaco Saia insieme al consigliere Petrecca. «Aspettiamo gli sviluppi, – chiude Cimone – ma i vari attori di questa vicenda sappiano che noi lavoratori pendolari siamo pronti ad andare fino in fondo e in ogni sede».

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