“Il laboratorio Analisi di Agnone non deve fare la fine di quelli di Larino e Venafro, portati alla chiusura, per l’asfissia da personale. Quanto si verifica in alto Molise ricorda quello accaduto per il Vietri e il Santissimo Rosario, dove, dopo la riduzione del servizio alle sole ore della mattina, sono venuti a mancare i dirigenti medici e biologi con la validazione a distanza degli esami e la successiva chiusura. Speriamo che le campane di Agnone, questa volta, non debbano suonare a morto per la fine dell’ospedale come per Larino e Venafro. A riguardo rivolgo un appello a tutte le forze politiche affinché si battano con forza per il mantenimento del laboratorio di Agnone e non si lascino convincere che se si chiude il servizio sarà garantito senza ripercussioni. Sulla carta, ma in concreto, non esiste un vero ospedale senza un vero laboratorio Analisi. Poct e validazione a distanza da Isernia rappresentano un surrogato non la soluzione al problema. Il laboratorio di Agnone va salvato con il ripristino dell’organico di dirigenti medici e del personale tecnico ed infermieristico. Amici di Agnone non mollate, combattete e fatevi sentire per salvare il laboratorio, perché con esso si tutela anche il futuro dell’ospedale Caracciolo”.
E’ quanto scrive il dottor Giancarlo Totaro, dipendete Asrem di Termoli che aggiunge: “Far passare la concezione di accorpare laboratori è inammissibile perché a questo punto basterebbe un solo medico a Campobasso che rilascerebbe gli esami online”.