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  • Ponte Sente chiuso: il Prefetto non riceve i firmatari della petizione, il caso finisce sul tavolo di Salvini

    AGNONE – Ponte Sente chiuso: il Prefetto non riceve i firmatari della petizione, il caso finisce sul tavolo di Salvini.

    Hanno raccolto quasi settecento firme per la riapertura immediata, ma limitata, del viadotto Sente. Hanno portato le firme in Prefettura nel giorno del tavolo tecnico tra Provincia, sindaci e Regione, ma il Prefetto Fernando Guida non li ha ricevuti. Uno sgarbo che coordinatore del comitato di cittadini di Castiglione Messer Marino e Agnone, Giorgio Iacapraro, si è legato al dito e oggi ha protestato con il superiore gerarchico del Prefetto di Isernia, segnalando la mancata udienza concessa direttamente al ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

    Riportiamo, di seguito, il testo della email inviata da Iacapraro all’indirizzo del ministro Salvini:

    Rimetto di seguito la nota diretta al Prefettto di Isernia, per la partecipazione al Vertice tenutosi in Prefettura il 12/11/2018. Il Prefetto, dott. Fernando Guida, non ha risposto alla richiesta a tutt’oggi, neppure per riferire la motivazione del rifiuto. Il giorno 12/11/2018, con un gruppo di amici abbiamo protestato per la chiusura del viadotto sotto la sede della Prefettura di Isernia ed anche in quel contesto abbiamo chiedo di poter partecipare all’incontro. Tramite un Funzionario, il Prefetto ha riferito di non accogliere la richiesta. Eppure rappresentiamo n. 638 firmatari della petizione (inviata anche a codesto Ministero). Eppure, il Prefetto ha tenuto l’incontro con i rappresentanti politici e non con coloro che protestavano legalmente sotto il palazzo. Ritengo che il Prefetto prioritariamente avrebbe dovuto ricevere la piazza, per motivi di ordine pubblico e poi i Politici. La chiusura del Viadotto in questione (forse l’unico in Italia) è motivo di forte lamentela delle popolazioni dell’Alto Molise e dell’Alto Vastese e molti lavoratori temono di perdere il posto di lavoro. Vogliamo essere ricevuti perché riteniamo che il viadotto possa essere riaperto, a senso unico alternato e che la strada alternativa (definita sui giornali, una mulattiera) durante il periodo invernale metterebbe a rischio gli automobilisti, considerato che il quel versante imperversano bufere di neve e ghiaccio. La popolazione scolastica dell’Alto Vastese, per raggiungere Agnone, impiega circa 3 ore (andata e ritorno) ed i malati, specie i dializzati, corrono seri rischi di sopravvivenza. Resto in attesa di riscontro urgente.

    Distinti saluti

    GIORGIO IACAPRARO

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