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  • Prato Gentile, Paglione sbotta: «Il centro federale sci di fondo e skiroll non è affatto abbandonato»

    «Le recenti descrizioni circolate sui social che parlano di Prato Gentile come un centro federale per lo sci di fondo e lo skiroll “abbandonato” non trovano alcun riscontro nella realtà. Sembrano piuttosto frutto di commenti affrettati, espressi senza prima informarsi».

    Candido Paglione, sindaco di Capracotta, è costretto ad intervenire pubblicamente per smentire le voci circolate in merito ad un presunto abbandono del neonato centro federale di Prato Gentile appunto. Qualche portone serrato, nei giorni scorsi, in occasione della prima nevicata, sia pure modesta, ha alimentato il solito chiacchiericcio che ha sempre un movente politico, o meglio elettorale.

    «La situazione è semplice e trasparente, – spiega Candido Paglione – una parte delle piste di sci di fondo di Prato Gentile è attualmente fruibile, grazie alla nevicata della scorsa settimana e al lavoro di preparazione svolto dal Comune di Capracotta. La presenza, nei giorni scorsi, di numerosi appassionati conferma il richiamo che la nostra montagna continua ad avere». Il famoso portone chiuso però? Anche per quello c’è una spiegazione che è più semplice di quanto la dietrologia voglia far credere.

    «Colgo l’occasione per ricordare che è stato pubblicato il bando di gara per individuare il nuovo gestore della baita. – spiega, con pazienza, il primo cittadino – Siamo quindi all’interno di una normale fase amministrativa, lontana dalle rappresentazioni fosche che qualcuno vorrebbe suggerire. È curioso che un’opera così importante venga definita “abbandonata” proprio mentre si completano gli ultimi passaggi operativi. Per quanto riguarda la gestione del punto di ristoro, la baita, è bene chiarire che risulta difficile immaginare un intervento sostitutivo del Comune al posto di un privato. Parlare di “abbandono” a Prato Gentile dove, nonostante la poca neve, siamo comunque riusciti a rendere agibili alcuni chilometri di pista, è ingeneroso e fuorviante».

    Insomma, siamo alle solite: molto rumore per nulla, come direbbe Shakespeare, o forse le prime avvisaglie di una campagna elettorale che si preannuncia aspra. Paglione resta calmo e spiega ulteriormente: «Invito quindi tutti a distinguere con serenità tra informazione e disinformazione: la prima costruisce una comunità consapevole; la seconda rischia di sviare chi segue con obiettività il nostro lavoro. Se c’è tanta attenzione intorno al nostro Centro Federale, è evidente che la sua realizzazione rappresenta un traguardo significativo per tutti. Per questo è importante ricordare che i risultati raggiunti sono il frutto di un percorso lungo, complesso e portato avanti con impegno e responsabilità: il Centro Federale non è di qualcuno contro qualcun altro. È della nostra comunità. E la tristezza la lasciamo a chi non perde occasione per denigrare il nostro lavoro».

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