Alle prime luci dell’alba il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Vasto ha effettuato una serie di controlli inerenti il rispetto della normativa riguardante la pesca marittima.
L’attività è stata espletata tramite pattuglie sia da terra che via mare ed ha prodotto gli ennesimi sequestri di reti da posta di tipo tremagli per una lunghezza complessiva di 1000 metri (oltre a n. 6 ancorotti in ferro ed altrettanti segnali galleggianti) posizionati, in violazione della normativa vigente, a distanza dalla costa inferiore ai 300 metri minimi previsti e non riportanti alcuna matricola identificativa.
Dai risultati prodotti in quest’ultimo periodo si ha evidenza come continuino ad essere numerosi i pescatori abusivi che utilizzano attrezzi non conformi ed in aree vietate.
Tale attività, oltre che aumentare lo sforzo di pesca andando ad inficiare l’area marittima sotto costa destinata al ripopolamento delle specie, continua a rappresentare una forma di concorrenza sleale atteso che il prodotto pescato viene immesso illecitamente nella filiera commerciale.
Tale attività di controllo, effettuata anche nelle scorse settimane, continuerà con incisivo rigore anche nelle prossime in linea con gli obiettivi di competenza del Corpo delle Capitanerie di Porto.
Si ribadisce, inoltre, che con l’inizio della stagione balneare gli attrezzi dovranno essere posizionati ad almeno 500 metri di distanza dalla costa.
Reti abusive sottocosta, sequestri della Capitaneria di porto
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