BELMONTE DEL SANNIO – La Prefettura di Isernia costretta a mettere nero su bianco cose del tutto ovvie per rispondere alle richieste strampalate di chi pretenderebbe la riapertura del viadotto Sente prima degli interventi di messa in sicurezza.
Scrive in una nota la Prefettura di Isernia: «Per quanto concerne le attuali condizioni del viadotto, giova precisare, anche in considerazione delle numerose petizioni pervenute e divulgate anche dagli organi di stampa, che richiedono l’immediata riapertura, che il ponte versa in condizioni statiche estremamente precarie, in particolare negli appoggi sostenuti dalla pila presente tra la quarta e la quinta campata. La pila a sostegno di tali appoggi ha subìto, secondo quanto emerge dalle relazioni tecniche, una evidente traslazione, quasi sicuramente a seguito di fenomeni franosi che hanno interessato il terreno in sedime. La traslazione ha comportato un analogo movimento anche degli appoggi degli impalcati sulla pila in frana, innescando una rotazione degli impalcati sulle pile adiacenti. Tali rotazioni hanno causato la rottura dei pacchetti di neoprene di appoggio, la rottura di alcuni baggioli e lo spostamento delle travi, creando una situazione di estrema pericolosità, in particolare sull’appoggio della trave esterna. Sono stati evidenziati i seguenti fattori di rischio (tutti conseguenti alla ridotta dimensione residua della superficie di appoggio del viadotto): – la probabile formazione di un cuneo di distacco, a causa delle elevate pressioni di contatto, con conseguente perdita dell’appoggio e crollo; – gli spostamenti delle pile e del terreno di base possono causare perdite di appoggio e crollo, attesa la significativa altezza delle pile e la lunghezza delle campate, in caso di sisma anche di non levata intensità; – una pur modesta traslazione, in caso di riattivazione dei movimenti franosi, della pila a sostegno della quarta e quinta campata provocherebbe, parimenti, una perdita di appoggio e, quindi, un crollo. Ne consegue che, stante i sopraelencati fattori di rischio, – chiude il comunicato della Prefettura di Isernia – il viadotto Sente non potrà ritenersi transitabile prima del completamento dei lavori di messa in sicurezza». Ovvio, anche perché bisognerebbe trovare un tecnico che firmi una relazione che smentisca quella redatta in precedenza e che certifichi che un ponte dichiarato a rischio crollo invece è transitabile. Sciocchezze. Nulla di più.