Il 17 dicembre si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale contro la violenza sulle sex worker. Una ricorrenza nata per rompere il silenzio attorno alle violenze subite da chi lavora nel settore del lavoro sessuale e troppo spesso non riceve le dovute tutele e attenzioni quando chiede diritti, protezione e dignità.
In occasione di questa giornata, Escort Advisor, primo sito di recensioni di escort in Europa, ribadisce il proprio impegno nel contrastare stigma e discriminazione, dando visibilità al principio che “sex work is work” e sostenendo una maggiore tutela delle lavoratrici del settore.

Il progetto dello sportello “L’Esperto Risponde”
In questa direzione si inserisce lo sportello “L’Esperto Risponde”, il progetto di Escort Advisor per le sex worker iscritte al sito, dedicato a fornire informazioni qualificate, supporto professionale e risposte a dubbi su sicurezza, diritti, salute e benessere psicologico, normative fiscali e aspetti lavorativi grazie a un team di consulenti formato da avvocato penalista, civilista, esperto immigrazione, commercialista, psicologo.
Un’iniziativa pensata per offrire strumenti concreti di autodifesa e consapevolezza, ridurre isolamento, disinformazione e vulnerabilità e riconoscere dignità professionale alle persone che svolgono lavoro sessuale.
Il progetto è stato avviato a fine 2024 e ad oggi sono state erogate circa il 60% di consulenze in ambito fiscale, il 20,7% in ambito penale, il 10% in campo di diritto dell’immigrazione, l’8,5% in ambito civile e lo 0,7% (da ottobre 2025) in ambito psicologico.
L’avvocato Ilia Comi, che ha partecipato alla genesi del progetto l’Esperto Risponde come legale penalista, è coordinatrice del team di esperti che oggi erogano le consulenze. “Nella maggioranza dei casi le sex worker non conoscono i loro diritti, anzi pensano di non averne, hanno sfiducia nelle istituzioni e sono convinte di essere invisibili o non credibili. Con un servizio come quello dell’Esperto Risponde si dà loro un interlocutore di cui possono fidarsi perchè aperto all’ascolto senza giudizi e pronto a dar loro degli strumenti concreti per risolvere i problemi, che spesso in campo penale purtroppo sono molto gravi”.
Il lavoro sessuale è un ambito estremamente eterogeneo, tra la migrante costretta da reti criminali e l’escort autonoma e consapevole esiste una vasta gamma di situazioni. Ridurre tutto alla sola “prostituzione” o collegare automaticamente sex work e sfruttamento significa non vedere la realtà e impedire soluzioni efficaci.
Lo stigma resta però il denominatore comune: crea vergogna, scoraggia le denunce, legittima la marginalizzazione e rende “socialmente accettabile” che le sex worker vengano aggredite, stigmatizzate, derubate quando addirittura la violenza non sfocia in epiloghi drammatici.
“La ricorrenza del 17 dicembre ci permette di ricordare i temi importanti che devono essere dibattuti – ricorda Escort Advisor – che sono portare alla luce il concetto di “sex work is work”, un lavoro che merita tutela, non stigma; favorire la consapevolezza pubblica sul fatto che sicurezza, diritti e autodeterminazione riducono sfruttamento e vulnerabilità; combattere stereotipi e pregiudizi, promuovendo una rappresentazione realistica e rispettosa della pluralità del settore; sostenere percorsi informativi e strumenti di tutela per chi opera nel sex work”.
L’impegno di Escort Advisor: un prossimo Centro tutela e prevenzione
In qualità di community che indicizza come media mensile 5000 numeri di telefono abbinati ad annunci presenti sulle maggiori piattaforme di settore, registra 6 milioni di utenti unici mensili e ha raggiunto 1 milione di recensioni ricevute, Escort Advisor riconosce la responsabilità di promuovere una narrazione del sex work corretta, priva di giudizio e basata sulla libertà di scegliere.
Escort Advisor sta lavorando per attivare il Centro di tutela e prevenzione SexWork/SafeWork, un progetto innovativo pensato per offrire proprio alle sex worker un canale di emergenza attivo 24/7 a cui segnalare situazioni di pericolo, violenza o sfruttamento. “Stiamo formando operatori – raccontano da Escort Advisor – perché siano il primo contatto preparato per accogliere le richieste di aiuto e indirizzare le utenti verso le istituzioni di riferimento sul territorio”.