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  • Sanità, Donato Toma insiste: “Il commissario ad acta devo essere io”

    CAMPOBASSO – «Dopo che lo stesso Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha stralciato dal “decreto emergenze” l’articolo sulla incompatibilità tra l’attività di commissario ad acta alla Sanità  e quello di presidente di Regione, il Governo riprova a penalizzare il Molise attraverso il decreto fiscale. Si tratta di un vero e proprio accanimento contro i molisani. È incredibile: finalmente nella nostra Regione c’è un presidente che ha studiato e che conosce nel dettaglio tutte le problematiche sanitarie del territorio, e che, legittimato dal voto popolare, vuole assumersi la responsabilità delle relative soluzioni, ma l’Esecutivo predispone norme contra personam per bloccare quel presidente. Come dice un vecchio adagio, errare è umano, ma perseverare…».

    Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Molise, Donato Toma.

    «La Conferenza delle regioni – prosegue Toma – unitariamente, si è schierata per la mia nomina. Il Consiglio regionale ha votato un ordine del giorno a favore della mia nomina. Non posso credere che il vicepremier Salvini, il sottosegretario Giorgetti e la delegazione al Governo della Lega – i cui esponenti sono parte integrante della mia maggioranza e rappresentati finanche nella mia Giunta regionale – possano permettere di perpetrare una tale ingiustizia, non tanto contro il presidente della Regione, ma contro i molisani. Da cinque mesi il nostro territorio è senza commissario ad acta, una cosa intollerabile. Per me, per la mia Giunta e per la mia maggioranza la tutela al diritto alla salute è sacra e andremo avanti per la nostra strada contro ogni scelta che possa penalizzare i nostri concittadini».

     

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