AGNONE – Con il ponte Sente chiuso anche l’open day degli istituti scolastici di Agnone perde di senso e significato. E’ previsto per giovedì 24 gennaio il tradizionale appuntamento delle scuole agnonesi durante il quale si presentano ai potenziali studenti e soprattutto ai genitori le offerte formative e le varie attività didattiche. Open day dunque all’istituto tecnico “Leonida Marinelli”, all’Alberghiero e al liceo scientifico “Giovanni Paolo II”. Nonostante gli sforzi dei dirigenti e del personale docente e l’ottimo livello di preparazione che viene riconosciuto agli alunni delle scuole di Agnone, quest’anno, o meglio l’anno prossimo, gli istituti di formazione dovranno vedersela con l’isolamento territoriale causato dalla chiusura del viadotto tra Castiglione Messer Marino e Belmonte del Sannio. Non è certo un mistero, infatti, che larga parte dell’utenza scolastica per le varie scuole di Agnone viene proprio dall’Alto Vastese, cioè dall’Abruzzo, al di là del ponte Sente. Con quel viadotto interdetto al traffico veicolare gli autobus che conducono gli alunni ad Agnone devono fare il giro del mondo, passando addirittura per Schiavi di Abruzzo, schivando valanghe, frane e smottamenti. Un’ora e mezza di viaggio in condizioni normali, ma se ci si mette la neve e magari anche il ghiaccio ecco che il viaggio per andare a scuola si trasforma in una sorta di odissea che dura un paio d’ore, su strade tortuose e pericolose. All’andata, idem al ritorno. Ti passa la voglia. Con la metà del tempo da Castiglione si arriva a Vasto, sulla costa, dove le strade sono sempre aperte anche d’inverno e dove l’offerta formativa è intuibilmente più variegata, o anche a Isernia. Insomma, perché dai centri montani dell’Abruzzo dovrebbero scegliere le scuole di Agnone se è praticamente impossibile arrivare via terra, su gomma, nella cittadina dell’Alto Molise? Ecco allora che invece di presentare solo l’offerta formativa, durante l’open day gli istituti agnonesi dovrebbero annunciare un qualcosa che possa bilanciare l’enorme disagio dovuto ai tempi di percorrenza per arrivare in città. «Ok, è quasi impossibile arrivare ad Agnone, però in cambio questa scuola mi offre…». Cosa? Non lo sappiamo, non siamo noi i dirigenti scolastici, ma magari in accordo con il Comune o con la Regione si potrebbe pensare a bonus particolari per le spese di viaggio, oppure a fare accoglienza in città, una sorta di casa dello studente, un college sul modello americano. Ne avrebbe intuibilmente vantaggio non solo la popolazione scolastica. Ci vogliono idee e soldi, ma soprattutto idee. Altrimenti siamo già morti.
Francesco Bottone
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