«A costo di essere ripetitivo, è immorale far fare ai bambini centinaia di chilometri per un tampone. Per affrontare l’inverno in maniera più serena bisognerebbe: appena pronto il drive in di Gissi, dare la possibilità anche a Castiglione Messer Marino di fare i tamponi. Le infermiere già ci sono, anche il 118 è pronto, come in tutta la regione. Spingere per i tamponi rapidi a scuola e i primi acquistati dalle Asl mandarli nelle zone più periferiche come quelle montane. Nel frattempo, stipulare, da parte della Regione Abruzzo, una convenzione con il Molise per permettere ai cittadini dell’Alto Vastese di potersi recare anche ad Agnone, dove a giorni ci sarà la possibilità di fare i test presso l’ospedale “Caracciolo”».
Sono queste le priorità sanitarie dell’entroterra abruzzese e molisano secondo l’analisi fatta da Enzo Fangio, consigliere comunale di Castiglione Messer Marino. L’esponente politico, nei giorni scorsi, ha avuto dei contatti con la segreteria dell’assessore regionale alla Sanità d’Abruzzo, Nicoletta Verì. A centro della discussione la possibilità di attivare un servizio tamponi Covid a Castiglione Messer Marino, presso il locale distretto sanitario. Al momento i residenti delle zone interne dell’Alto Vastese che abbiano necessità di fare un tampone sono costretti a raggiungere gli ospedali di Gissi o Atessa, cento chilometri tra andata e ritorno. Una situazione che lo stesso Fangio giudice «immorale». E insiste, il consigliere comunale di Castiglione, affinché questa emergenza sanitaria possa essere lo stimolo giusto a portare a termine, finalmente, i famosi accordi di confine di cui si è persa traccia e che invece prevedevano un rinnovato ruolo strategico in termini di prevenzione e cure per l’ospedale “Caracciolo” di Agnone.
Nei giorni scorsi anche il consigliere regionale Andrea Greco aveva sollecitato Asl e Asrem a concretizzare un accordo per permettere anche agli abruzzesi dell’Alto Vastese e del versante del Sangro, che normalmente fanno riferimento all’ospedale di Agnone, di poter fare i tamponi per la ricerca del Covid19 presso la struttura ospedaliera altomolisana.
«È solo volontà politica, – chiude Fangio – noi possiamo solo spingere, tutti insieme, per pressare i decisori». Già, quei “decisori” che al momento tacciono, sia in Abruzzo che in Molise. E i residenti delle «terre alte» continuano a fare centinaia di chilometri per raggiungere Venafro o Gissi a caccia di tamponi.