CELENZA SUL TRIGNO – «Sono sereno. Il movimento Insieme per Celenza ha convocato d’urgenza una riunione per questa sera».
E’ questo il commento a caldo del sindaco di Celenza sul Trigno, Andrea Venosini, alle dimissioni protocollate ieri mattina da quattro dei suoi più stretti collaboratori. Si tratta dell’ex vicesindaco Alessandra Di Iorio, dell’ex assessore Antonio Antenucci, dell’attuale vicesindaco Luigi Valentini e dell’assessore Aurora Felice.
Nelle scorse settimane Di Iorio e Antenucci avevano abbandonato la giunta, dimettendosi da assessori e costringendo il sindaco ad un rimpasto dell’ultima ora. Ieri, la soluzione finale: in quattro hanno deciso di dimettersi anche da consiglieri; Venosini non ha più la maggioranza; cade l’amministrazione; commissariamento e poi si torna al voto anticipato.
Si chiude così un’era a Celenza sul Trigno, quella di Venosini, ma anche quella del «trio» Venosini-Antenucci-Di Iorio.
Pesanti come macigni le accuse dei dimissionari, fissate nero su bianco su un documento indirizzato al Prefetto a motivazione della decisione di dimettersi: «assoluta mancanza di democrazia» e «immotivati e protervi atteggiamenti del sindaco nei confronti degli assessori».
E visti gli sviluppi delle ultime ore risulta veritiera l’affermazione attribuita al sindaco e riportata anche sul documento di dimissioni dei consiglieri: «Sono tutti contro di me».
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