Presentata la nuova App della Polizia di Stato “YouPol”
Da oggi 8 febbraio, sarà operativa – anche a Campobasso – la nuova App della Polizia di Stato denominata “YouPol”, già attiva nelle città di Roma, Milano e Catania dal novembre del 2017.
Nella mattinata odierna, presso la Sala Rosano della Questura, la nuova iniziativa della Polizia di Stato è stata presentata dal Questore Mario Antonino Caggegi, unitamente al Capo di Gabinetto Antonio Stavale ed al Dirigente l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico Ennio Pistacchio, responsabile del progetto a livello locale.
L’App ha lo scopo di permettere a tutti, giovani e adulti, di interagire con la Polizia di Stato, consentendo l’invio di segnalazioni di episodi di bullismo o di spaccio di sostanze stupefacenti, anche in forma anonima se gli utenti non vogliono registrarsi all’App, tuttavia rimane preferibile la registrazione per le potenzialità di interazione che offre con le Centrali Operative delle Questure.
L’applicativo, nato dalla ferma convinzione che ogni cittadino è parte responsabile ed attiva nella vita democratica del Paese, è facilmente “scaricabile” su tutti gli smartphone e tablet accedendo alle piattaforme di Apple Store, per i sistemi operativi IOS, e Play Store, per i sistemi operativi Android.
Grazie a “YouPol” è possibile inviare immagini o segnalazioni scritte direttamente alla sala operativa della Questura, anche se il segnalante si trova in una provincia diversa. Sarà consentito pertanto denunciare all’autorità di polizia fatti di cui si è testimoni diretti (anche mediante foto o immagini acquisite sul proprio dispositivo) ovvero notizie di cui si è appreso in forma mediata (link, pagine web, ricezione messaggi, informazioni orali etc.).
La descritta progettualità garantisce inoltre la cosiddetta “georeferenziazione” (localizzazione esatta) immediata del dispositivo segnalante e del luogo interessato dall’evento (anche se distanti tra loro).
Tra le opzioni possibili per l’utente di “YouPol” vi è anche quella che consente di effettuare una chiamata di emergenza (attraverso il pulsante di colore rosso con la scritta “chiamata di emergenza”) alla sala operativa (113 o 112 NUE qualora presente) ubicata nella provincia ove l’utilizzatore si trova.
L’applicazione ha sinora riscosso un considerevole successo tra i cittadini. Basti pensare che dal mese di novembre 2017 sono circa 20.000 i download effettuati da utenti Apple ed Android e quasi 300 le segnalazioni giunte alle sale operative delle Questure di Roma, Catania e Milano.