Massima partecipazione dei portatori di interesse alla seduta della III Commissione “Agricoltura, sviluppo economico e attività produttive”, dedicata alla discussione sulla delibera di Giunta che detta le regole sul prelievo in forma selettiva del cervo e del relativo piano di abbattimento distinto per sesso e classi di età.
Quasi quattro ore di lavori, coordinati dal presidente Nicola Campitelli, che nell’intento di non comprimere lo spazio di confronto su un tema così delicato ha deciso di dare seguito alle ulteriori richieste di audizione, che saranno svolte in un successivo incontro. Posticipata, di conseguenza, la votazione sulla mozione presentata dai consiglieri di opposizione che chiede la revoca della delibera. Ai lavori ha assistito l’assessore regionale all’ambiente e all’agricoltura, Emanuele Imprudente.
La Sala d’Annunzio di Palazzo dell’Emiciclo è stata teatro di un serrato dibattito tra organismi di rappresentanza di agricoltori, cacciatori e associazioni ambientaliste. Le audizioni sono iniziate nel primo pomeriggio con l’ascolto dei rappresentanti delle ATC (Ambiti Territoriali Caccia) di Sulmona e Barisciano. Il mondo dell’agricoltura è stato rappresentato da “Confagricoltura Abruzzo” e “Liberi Agricoltori”, dando voce, in particolare, agli associati più giovani. Per i movimenti ambientalisti sono stati ascoltati: WWF Abruzzo, LAV (Lega Anti Vivisezione) e l’Associazione Animali Invisibili.
«La Giunta si sta assumendo la responsabilità di consentire la caccia al cervo in Abruzzo. – commenta Filomena Ricci del Wwf Abruzzo – Il Presidente Marsilio e la sua Giunta, prima di permettere ai cacciatori di uccidere i cervi, dovrebbero fare applicare tutte le possibili alternative. Lo hanno chiesto più di 133.000 cittadini che hanno sottoscritto una petizione on-line». A conti fatti solo un abruzzese su dieci ha firmato la petizione per chiedere la revoca della delibera che autorizza il prelievo selettivo del cervo in alcune zone limitate.