“La giunta Regionale sta seguendo attentamente gli sviluppi del ricorso, promosso dal Wwf Abruzzo il 3 settembre scorso, contro il calendario venatorio”. Lo afferma l’assessore alle politiche agricole Dino Pepe, che smentisce quindi il pericolo che salti l’intera stagione venatoria.
“Come è noto – spiega Pepe – finora sul gravame è stato adottato, in via monocratica e senza ascoltare le parti, un decreto dal presidente del Tar del 9 settembre, che sospende il prelievo di alcune specie (già programmato per il mese in corso) fino alla camera di consiglio, convocata per il giorno 28. La Regione si sta costituendo in giudizio esponendo le ragioni in base alle quali, a suo avviso, le censure mosse sono prive di fondamento”. L’assessore auspica che nella stessa giornata, oltre alla decisione, il tribunale amministrativo renda note contestualmente anche le motivazioni della stessa.
“In ogni caso – conclude – saremo pronti a recepire gli esiti della decisione della magistratura amministrativa con la velocità necessaria ad assicurare che la stagione venatoria possa partire immediatamente dopo il pronunciamento in una cornice di assoluta legittimità, a tutela delle attese non solo dei cacciatori abruzzesi, ma anche degli agricoltori e dei cittadini in genere, sempre più preoccupati dalla invadente e dannosa presenza dei cinghiali tra le coltivazioni e sulle strade”.